Prevenzano ad Ischia diventa Yamaha
Onde evitare che i soliti buontemponi pensino a quella che, giornalisticamente parlando, viene definita “marchetta”, chiarisco a priori che i Prevenzano non sono miei clienti; e non essendo candidato alle elezioni comunali, un’eventuale insinuazione del genere sarebbe ancor più priva di sostanza. Ciononostante, credo che questo loro risultato sia degno di nota.
Sono tantissimi ad Ischia gli scooter e le moto Yamaha. Io stesso ne ho posseduti tre e conosco bene, in occasione di un tagliando periodico o di un qualsiasi intervento in assistenza, la scomodità di doversi recare a Napoli in due tornate (con tutte le spese suppletive che ciò comporta), in quanto ad Ischia non c’erano né concessionarie, né officine autorizzate.
Passando l’altroieri davanti ai punti vendita Prevenzano di Via Michele Mazzella, ho notato con estremo piacere -ancorché non sia più uno yamahista– il cambio d’insegna con i vessilli della casa nipponica, i cui prodotti sono importati e distribuiti in Italia da Belgarda s.p.a.. Quindi, finalmente, tutti i possessori del mitico T-Max e degli altri numerosi modelli a due ruote, trovano oggi a Ischia il loro punto di riferimento, senza doversi necessariamente spostare in terraferma.
Ne è passata di strada da quando Eugenio Prevenzano, sotto l’occhio vigile di sua madre, riparava vespe e motorini all’ingresso del “Vico di Lucione” a Ischia Ponte; o da quando, alla prima chiusura del traffico nel centro storico, si incatenò alla transenna, temendo legittimamente per il prosieguo della sua attività. Ma bisogna dire che da allora egli seppe guardare lontano, abbandonando la sede storica e decentrando l’attività in un punto nevralgico come la “Piripissa“, diventando dealer Aprilia e oggi compiendo il salto di qualità, a mio avviso, con un brand come Yamaha.
A Eugenio, a suo figlio e a tutti i suoi collaboratori, i miei complimenti sinceri, insieme all’immancabile “in bocca al lupo!”.