Per Domenico, per Geppino, per Gaetano: smettetela!
Non è una notizia di oggi, ma chi di noi non è al corrente del fatto che a Ischia lo sport preferito sia SPARLARE o, peggio ancora, STRAPARLARE?
Non ho mai dato questo genere di risposte, ma pur ridendoci costantemente sopra, adesso ne ho un pò le tasche piene!
So che non servirà a nulla, ma una volta e per tutte è il caso di chiarirlo: IO QUANDO SCRIVO, MI FIRMO! E purtroppo, per assoluta mancanza di tempo, ma soprattutto perché non sarebbe mio costume, non sono solito scrivere in nome e per conto di nessuno e, men che meno, al posto di altri o cedendo miei articoli a terzi.
Queste insinuazioni idiote, purtroppo, non provengono solo dal cosiddetto “popolino” (che spesso risulta di gran lunga più saggio di certa intelligentia) o da buontemponi come Mizar (il quale, oltre a non riuscire a fornire un’opinione legata a un filo logico in ciò che scrive, addirittura mi disse di aver chiesto al riguardo il parere di un docente di semiotica), ma anche da persone come il Presidente del Consiglio Isidoro Di Meglio (mio ottimo amico) e il sindaco Giosi Ferrandino, che lo ha affermato in pieno consiglio comunale a seguito di una mia battuta.
Gli argomenti su cui scriverei “conto terzi” sono tra i più disparati: a suo tempo, la buonanima di Domenico veniva accusato di favorirmi sul Golfo perché Gaetano e sua moglie Agata lavoravano con me: nulla di più falso. Poi al Golfo, nel dopo-Domenico, arrivò Geppino e la musica non cambiò più di tanto: “Cuomo è persona di Davide Conte!” era il leit motiv di certe discussioni. Poi fu Gaetano a prendere le redini del giornale e, addirittura, secondo i soliti, ero io a scrivergli gli articoli principali e a dettare la linea del Golfo. E ultimamente, anche il blog di Gaetano Di Meglio (www.tgischia.it), un fenomeno da oltre tremila contatti al giorno, sarebbe ostaggio dei miei dettami, finanche per gli articoli che parlano dell’Ischia Calcio, dove avrei chissà quali interessi da difendere e la mia unica “colpa”, invece, è stata quella di infrangere i sogni di gloria di qualche decina di illusi nello smascherare un autentico, abituale millantatore che ne ha approfittato per far perdere definitivamente ogni sua traccia nell’ambiente sportivo (mi risulta infatti inadempiente anche alle promesse fornite a un’altra squadra isolana di categoria minore).
Mi hanno attribuito tutti gli pseudonimi del mondo: U’Muskill, Fra Mamozio, Monna Pica, Michele Zabatta e… chi più ne ha, più ne metta. Pur di demonizzarmi, mi vengono assegnati poteri di cui non ho mai disposto per esercitare ingerenze da ras: nella Chiesa, nella scuola, nello sport, in Comune, magari a casa loro. Per certi versi potrei esserne contento (Enzo Mazzella diceva che se nessuno ti attacca, significa che non sei nessuno); ma alla fine, tutto questo non è deprimente? A questi millantatori, con grande onestà, vorrei dire: “Non vi vergognate?”
Meglio consolarmi con il fatto che nella prima giornata di questo mio nuovo sito, ho superato quota cinquecento visite: che bello!