Un piacevole bagno di politica a Forio
Sono d’accordo con Mizar e Gaetano Di Meglio: eccezion fatta per il tono monocorde e tutt’altro che energizzante dell’intervento di Luigi Covatta (non per questo povero nei contenuti), la serata di venerdì scorso organizzata da Franco Iacono a Forio è stata un piacevolissimo bagno di politica cui (lo dico con orgoglio, lo sconforto ormai non serve più) ero l’unico amministratore del Comune di Ischia ad aver partecipato.
Piacevolissimo l’atteggiamento di Stefano Caldoro, Presidente della Giunta Regionale della Campania: cordiale come sempre con gli amici più o meno vecchi (me compreso), senza particolare codazzo (se non quello dei soliti chiattilli in cerca d’autore che mai si sarebbero sognati di essere lì se non ci fosse stato lui) e, soprattutto, lucido sulla disamina dei temi della serata. Significativo il suo: “Con quello che c’è da fare, è difficile pensare di lasciare la Regione anche solo per un giorno!”
In tutta onestà, i due momenti che mi hanno appassionato di più li ho ritrovati negli interventi di Sergio Chiamparino (Sindaco di Torino e probabile candidato alla segreteria nazionale del PD) e del Prof. Biagio De Giovanni, in cui ho riscontrato grandi coincidenze con la mia visione politica: del primo ho apprezzato il passaggio che ha posto in evidenza il suo pensiero rispetto al sistema elettorale (“Proporzionale o maggioritario, se i partiti si rendessero credibili e in grado di interpretare concretamente le esigenze del territorio, attraverso i giusti criteri di rappresentanza, verrebbero legittimati tanto dall’uno quanto dall’altro“); del secondo, invece, mi è piaciuta la lucidità con cui, dopo aver affermato di non essere poi così convinto che il berlusconismo volga al termine, ha auspicato che “si cominci ad evitare di considerare la Lega Nord solo rispetto allo spauracchio secessionista, dando finalmente vita a un pò di buongoverno anche al Sud“.
Complimenti, quindi, alla famiglia Iacono, per questo appuntamento degno di un pubblico senz’altro superiore alla sessantina di presenti totalizzati l’altroieri (nostalgico quanto ammirevole coacervo socialista isclo-procidano compreso).
