Roghi ad Ischia:
ora basta omertà!
Il disastroso incendio di ieri tra Montecorvo e Frassitelli, sull’isola d’Ischia, alle pendici dell’Epomeo, culla di quel tufo unico al mondo che attraverso il D’Ascia diede alla nostra Isola l’appellativo di “Isola Verde”, dimora naturale di specie botaniche rarissime monitorate da tanti studiosi, ha un responsabile: si chiama OMERTA’.
Non serve andare in terre dove impera la mafia, la ‘ndrangheta o la camorra per ritrovare questo fenomeno; così come non serve scaricare la colpa sui Sindaci (pur realmente corresponsabili) per le mancate, impopolari ordinanze di pulizia dei fondi agricoli incolti, dove la smania dei piromani pronti ad agire indisturbati in pieno giorno trova il vettore ideale per la sua perversione: l’OMERTA, quella che spinge la gente a fare spallucce per non impicciarsi dei cavoli altrui, quella di chi sa e fa finta di non sapere, quella di un territorio dove le Forze dell’Ordine, pur guidate da uomini di assoluto valore, non riescono a far breccia in una comunità pedemontana dove tutti conoscono tutti per stanare il “malato” che abita dietro l’angolo, è il vero nemico di un’Isola dove neppure l’immenso patrimonio naturale che il Signore ci ha donato e che non siamo riusciti ancora a violare con i nostri gretti interessi, oggi è stato devastato in modo irreparabile.
E mentre i titoli del Tg1 della notte di ieri mostravano all’Italia intera e ai nostri turisti affezionati lungo lo Stivale l’idiozia di qualche nostro concittadino che meriterebbe, oltre a una vita di galera, la revoca immediata di tale status, quando ancora non siamo in grado di quantificare con esattezza gli ingentissimi danni di questo rogo infernale che, come ha scritto il Direttore del quotidiano “Il Dispari” Gaetano Di Meglio, “ha colpito Ischia al cuore“, la nostra speranza si chiama ANDREA CENTRELLA e ALBERTO MANNELLI. A loro, per quanto mi riguarda, insieme ai valorosissimi componenti delle loro squadre di Carabinieri e Poliziotti, tocca lavorare senza soluzione di continuità per stanare una volta e per tutte quell’imbecille che -ne sono convinto- è molto più noto agli indigeni di quanto possiamo immaginare.
Trovatelo! E che Ischia abbia giustizia.
Leggi tuttoCampagna elettorale ad Ischia:
l’aria che tira.
Tutti sanno, come vedete anche dalla foto, che in questa campagna elettorale ci ho messo la faccia, puntando su due candidati: Giovanni Langella (mio cugino e supporter in tante campagne che mi hanno riguardato) e Luisa Mirabella (una delle persone più solari e delle più belle menti che la nostra terra abbia mai tirato fuori). Una scelta di qualità, se mi consentite, considerato il potenziale background di ciascuno di loro, diverso ma utilissimo alla causa della ripartenza di un’Amministrazione che si rispetti nel nostro Comune, che abbiamo affidato a Gianluca Trani Candidato Sindaco.
Oggi Enzo Ferrandino presenterà ufficialmente la sua coalizione. Sul piano squisitamente umano, non posso che augurargli il meglio, perché ho sempre sottolineato che pur vivendo la politica su sponde diverse, c’è sempre stato tra noi quel mutuo rispetto che dovrebbe essere alla base di qualsiasi confronto, ancorché virile e importante sul piano della competizione. Sul piano politico-elettorale, purtroppo per lui, non posso augurargli nulla di buono e non solo perché non è il mio candidato Sindaco: Enzo porta con sé il peccato originale di una continuità indiscutibile con l’amministrazione di Giosi Ferrandino e, di conseguenza, con tutte le fenomenologie disastrosamente negative occorse -tanto per non andare troppo indietro nel tempo- negli ultimi cinque anni a tutto quanto riguarda il Comune di Ischia, la sua macchina amministrativa e chiunque non facesse parte del “bottone”. E, peggio ancora, caricandosi il fardello di una serie di personaggi -candidati e non- facenti parte integrante di un sistema che ha totalmente diviso il Paese e che, tuttora, pretenderebbero di restare in auge pur di non ritrovarsi nuovamente in cerca d’autore e, in alcuni casi, di un’identità professionale.
Per fortuna, non si può restare in paradiso a dispetto dei Santi. Il prossimo 11 giugno, in piena notte, lo scopriremo ancora una volta.
Credo di aver dimostrato a più riprese, nonostante stupide e noiose illazioni rimaste da tempo prive di alcun fondamento di verità, di non aver bisogno della politica per vivere e vivere bene, grazie a Dio. E’ già la seconda volta che scelgo di non candidarmi, nonostante mille pressioni. Ma a differenza del 2007, oggi sono chiaramente schierato. E ho scelto la strada più difficile, quella cioè di sostenere Gianluca. Perché difficile? Innanzitutto perché corriamo contro un’amministrazione in carica, che detiene il potere e lo usa come meglio crede, anche in campagna elettorale, per la captatio benevolentiae di chi va a votare. Poi, perché far capire alle persone che bisogna avere il coraggio di interrompere questo metodo balordo di gestire il Paese non rappresenta un’impresa facile. Tuttavia, stiamo lavorando benissimo, Gianluca in testa e, contro ogni previsione, la gente ci ascolta e ci segue molto più di quanto potessimo immaginare alla vigilia della presentazione delle liste.
A volte ci illudiamo che una comunicazione ficcante, più o meno ben strutturata, possa persuadere oltre misura l’elettore medio. In una realtà come Ischia, più che altrove, tutti conoscono tutti e la storia di ciascuno di noi è impossibile da nascondere o cambiare, anche e specialmente in campagna elettorale. Certe mistificazioni, certe forme di demonizzazione dell’avversario, difficilmente riescono a deviare il naturale corso degli eventi. Eppure, c’è chi ci prova, spesso sotto mentite spoglie, rifiutandosi poi di accettare sia l’onta di essere stato smascherato, sia la legittima reazione di chi è stato vittima, in tempi non sospetti e fuori dalla campagna elettorale, delle sue offese gratuite e della sua totale mancanza di bon ton. Oggi mi riferiscono (avendola bannata in passato per la sua comunicazione tutt’altro che corretta e rispettosa su Facebook non ho modo di leggerla) che tale ELISABETTA DI IORIO si sarebbe identificata in un mio post in cui parlo di “segretarie-squillo”: bontà sua!
Ho letto e condiviso l’appello di Enzo Ferrandino a volare alto e ho motivo di credere, pur ritenendolo tardivo e comunque non memore di chi e come, intorno a lui, si è reso protagonista di certi metodi, che sia in buona fede. Tra poche ore sapremo se è realmente così, se Enzo è riuscito a disinnescare i suoi ghost (ma non troppo) writers, oppure se si è trattato di pura e semplice demagogia per aumentare i like che, un po’ ovunque, dentro e fuori dai social, cominciano a scarseggiargli.
Buona campagna elettorale a tutti!
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Non mi candido al Comune di Ischia. Ma…
Chi ancora oggi, non avendo granché a cui pensare, continua a mettere voci in giro che mi vorrebbero candidato consigliere comunale per Forza Italia, con Gianluca Trani Sindaco, alle prossime elezioni amministrative dell’11 giugno, non credo abbia altro buon motivo per farlo se non il classico “fischio di paura”, quello che i tifosi della squadra di casa rivolgono agli ospiti più titolati mentre attaccano, pensando in tal modo di intimorirli o scongiurarne il potenziale offensivo.
Io non mi candido! Lo dissi nel 2007 dopo essere stato eletto ancora una volta e, visto che a quanto pare ce n’è bisogno, lo ribadisco oggi. Tuttavia, a differenza di cinque anni fa, stavolta mi impegnerò in prima persona con due candidati, un uomo e una donna, per i quali mi sento di spendermi senza remora alcuna tra le persone che mi stimano e che riterranno di premiarli, tramite me, con la loro preferenza.
Presto ne conoscerete i nomi! Altrettanto presto, comincerò a sollecitarVi per loro, per Gianluca, per la discontinuità con un sistema che proprio non ci piace più!
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