Non abbiate paura di essere genitori!
Diventare papà è stata una scelta tanto naturale quanto coraggiosa. La gioia di veder crescere, più volte, qualcosa che ti appartiene più d’ogni altra, può essere immaginata ma non compresa, se non da chi l’ha provata.
Tuttavia, gli anni che passano riportano spesso alla mente l’antico aforisma napoletano: “Figli piccerill guaie piccerill, figli gruoss guaie gruoss”. In alcuni momenti, ti accorgi di esserti assunto una responsabilità immensa, forse più grande di te. In altri, aleggia finanche il pensiero “Se potessi tornare indietro…”, che non è la strada più comoda di rinnegare le tue scelte, ma solo la più naturale ammissione di sentirti talvolta vulnerabile come non lo sei mai stato. E poi?
E poi ritorni immediatamente con i piedi per terra, magari arrabbiandoti e preoccupandoti quando vorresti quel “di più” che non arriva, quando quel rispecchio che ritieni indispensabile per loro è difficile da innestare, quando vorresti che tutto quanto ti appare estremamente chiaro lo fosse anche per loro, quando hai paura di non riuscire a garantire loro sempre il meglio, quando sei dibattuto sulle scelte che contano e che talvolta devi aiutarli a compiere, orientandoli nel migliore dei modi o addirittura decidendo obtorto collo tu per loro. Ma basta un attimo, un solo minuscolo momento in cui senti la loro vicinanza nelle sue molteplici manifestazioni, o ritrovando quei valori che con sacrifici inenarrabili trasmetti loro ogni giorno, o semplicemente sentendoti chiamare con quella buffa parola di quattro lettere così elementare ma al tempo stesso magicamente armoniosa, a riscoprire la plenitudine di questo grande dono di Dio.
Non abbiate paura di essere genitori! Nel bene e nel male, per un papà è festa ogni giorno.
Leggi tuttoNessuno tocchi Donald Trump!
Considero Donald Trump un personaggio tutt’altro che à la page e in certi momenti anche ad un simpatizzante repubblicano come me, alcune delle sue espressioni paiono a dir poco eccessive.
Tuttavia, trovo a dir poco sgradevole la campagna denigratoria incalzante man mano che il traguardo della nomination del noto tycoon per la corsa alla Casa Bianca si avvicina sempre di più; una vera presa in giro per un Paese che da sempre, a giusta ragione, si fregia del titolo di culla della democrazia mondiale, leggere che l’eventuale elezione di Trump sia foriera di un autentico disastro, della rovina dell’economia americana e di un sicuro aumento del terrorismo internazionale. Balle spaziali, direbbe Mel Brooks!
Trump non è certo l’incarnazione della simpatia e della moderazione, ma è un candidato che in linea con le strategie di marketing politico introdotte a suo tempo da Obama, ha individuato un target di elettori americani ben preciso e ha lavorato sul suo sentiment, spingendo l’acceleratore su quelle criticità che tantissimi cittadini statunitensi, in particolare quelli del ceto medio-basso penalizzati dalla crisi dell’economia, identificano da tempo quali cause scatenanti dei loro problemi. Le sue ostentazioni di ricchezza non sono certo in linea con lo status della povera gente, ma per un sistema politico considerato universalmente corrotto, la sua indipendenza economica può senz’altro essere letta come una garanzia di non dover scendere a compromessi.
E’ chiaro a tutti che il sistema USA non voglia Trump presidente, trattandosi di un personaggio fondamentalmente incontrollabile da certe logiche, ma sono convinto che questo genere di demonizzazione dell’avversario che gli si sta rivoltando contro non faccia altro che rafforzarlo. E se tanti americani vogliono Trump, nessuno (democratici, establishment dei poteri occulti, religioni, paesi alleati etc.) tocchi Trump!
Leggi tuttoL’ozio domenicale: altro che sconosciuto.
Dopo una settimana di “sbattimenti” di vario genere, il divano di casa propria resta il più ambito dei rifugi domenicali. “A casa sua ciascuno è re“, recita una vecchia citazione, che ben si addice a questo meritato riconoscimento nei confronti del trono domestico per eccellenza.
Vi chiederete come mai sto affrontando un argomento così frivolo a scapito di quelli solitamente trattati. Ebbene, ogni tanto ci vuole anche questo. Godersi il divano di casa propria non è mera scelta di pigrizia, ma un vero e proprio rituale che chi ha la fortuna di vivere in un posto come Ischia, o comunque in una realtà le cui bellezze sono fruibili anche infrasettimanalmente, può di certo permettersi, di tanto in tanto.
Il cane che ti tiene compagnia insieme al laptop, i telecomandi a portata di mano quali preziosi scettri, l’ultimo libro da leggere e chi più ne ha più ne metta, sono gli accessori “di serie” immancabili per oziare nel modo giusto, senza privarti di nulla, specie quando -esattamente come oggi- il tempo non invoglia a passeggiare.
Viva il divano di casa, quindi. E buona domenica a tutti!
(photo: tuttozampe.com)
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