Turisti alle porte, la solita inerzia.
Sta per iniziare un’altra stagione turistica qui ad Ischia e ancora una volta le sue sorti sono assolutamente affidate al caso. Non c’è alcun accenno di programmazione da parte di chicchessia; le qualità naturali della nostra Isola, come e più di sempre, saranno l’unico valore aggiunto da affiancare alle singole strutture che ospiteranno i nostri Turisti ed agli operatori che guadagneranno in mediazione sulle presenze in arrivo nell’arco dell’anno. Tutto il resto… è il nulla!
Le sei pubbliche amministrazioni isolane, dopo le manifestazioni natalizie sempre più slegate tra loro e con le luminarie tuttora presenti in alcuni Comuni, avanzano per inerzia nell’ignavia più assoluta; il Comune di Forio si vanta da solo per una presenza alla Fiera di Stoccarda di cui personalmente, al di là dell’apparente buona volontà e del solito concetto “‘u lleccapiatt pur è magnà“, non posso che storcere il naso. Nel Comune di Ischia sono ancora tantissime le strade dissestate dai lavori che sarebbero dovuti terminare entro il 31 dicembre e addirittura Via Mandarino è ancora inibita al traffico in entrambi i sensi. Non abbiamo ancora ricevuto la solita invasione di auto di turisti e clandestini durante il periodo di divieto e facilmente ci si rende conto che il traffico, nelle ore di punta, impazza ugualmente; ciononostante, nessuno si azzarda a parlare di piani traffico seri o di provvedimenti drastici come le targhe alterne. E a questo punto, preferisco fermarmi qui, perché Vi assicuro (e in molti lo sapete bene) che la lista sarebbe ben più lunga.
Il tempo passa, ma a quanto pare da certi schemi dannosi e obsoleti proprio non ci si riesce ad allontanare. Ma non abbiamo proprio alcuna voglia di crescere?
Leggi tuttoQuest’anno, un augurio diverso.
Christmas in…4WARD: un augurio per tutti
“A Natale siamo tutti più buoni.” Lo diceva sempre il mio amico Domenico, lo sostiene ancora oggi suo figlio Gaetano, che vedendosi investito rocambolescamente dal titolo e, soprattutto, dalle funzioni e dalle responsabilità del Direttore, ne ricalca fedelmente le orme. Quindi, per questo 4WARD, che sarà anche più breve del solito ed uscirà con un giorno d’anticipo rispetto al canonico venerdì, mi sforzerò di rispettare in pieno le direttive editoriali.
Eviterò, quindi, di parlare di politici incapaci, di funzionari pubblici incompetenti ed irresponsabili, di giornalisti insipienti, di squadre avversarie, di timori per il futuro, di incoscienza civile, di inciviltà diffusa, di delusioni ricorrenti, di ricordi strappacuore, di regresso imperante, di elezioni incombenti, pur nella consapevolezza di condire solitamente e puntualmente questi argomenti con quell’interpretazione sincera, cordiale, talvolta anche un po’ goliardica ma sempre e comunque intrisa di libertà e rispetto per chi legge, che nel corso del tempo mi ha procurato -bontà Loro- la puntuale attenzione di tanti.
Sarà un Natale particolare per me, come per tante altre persone che quest’anno hanno perso affetti importanti. Tuttavia, essendomi riproposto di non cadere nel limbo della malinconia, pericolosissimo in questi casi, l’altro giorno pensavo e ripensavo ad un messaggio augurale che, in qualche modo, potesse abbracciare un sentimento a largo raggio, di quelli così ampi e sinceri da non lasciar spazio ad alcuna appendice di sorta.
E allora, sapete cosa Vi dico? Pensate al meglio, alle cose più belle che il Vostro cuore desidera. Io Ve le auguro tutte, ma ad una condizione: che quando ciascuno di Voi ne invocherà l’avverarsi, pregando il proprio Dio o semplicemente esprimendo un desiderio nel guardare le stelle dicembrine o il mare d’Ischia che in questi giorni sembra più che mai d’olio, si impegni a rendere virtualmente virale un sentimento di reciprocità che per un attimo renda tutti più ricchi di amore ed altruismo.
Sembra un modo sdolcinato di scrivere, forse è vero. Ma pensate per un attimo a 63.000 persone che, contemporaneamente, invochino ogni bene per sé e augurino lo stesso per tutti. Che gioia sapere che, in un attimo, un’isola come la nostra, atavicamente votata all’egoismo più becero, possa immergersi in un tuffo fuori stagione nelle acque dell’altruismo… Che bello sarebbe se non solo oggi, ma tutto l’anno e per sempre, si imparasse a pensare che ciò che appartiene a tutti è più importante di quanto riguarda solo noi stessi. Perché se fossimo tutti più ricchi, in tutti i sensi, e se il rispetto reciproco fosse il primo valore su cui puntare, non ci sarebbe spazio per l’invidia, per la gelosia, per la cattiveria; sentimenti, questi, intrisi di negatività, che in un piccolo centro come il nostro si amplificano in un batter d’occhio.
Ecco perché lo trovo un bel regalo. E per giunta, non costa nulla. Che ne dite? Ce lo scambiamo? L’appuntamento (virtuale, ovviamente) è per stasera a mezzanotte, per tuffarci tutti insieme in un pensiero di valore che ci faccia sentir meglio, unendoci in un insolito quanto prezioso abbraccio tutto ischitano e senza distinzioni di sorta tra amici e nemici.
Questo è il regalo di Natale che vorrei, oggi dalla mia splendida Isola, e che farò a tutti quelli che la vivono. Augurissimi di cuore!
(da IL DISPARI ieri in edicola e http://www.ildispariquotidiano.it/it/christmas-in-4ward-un-augurio-per-tutti/#.Vn0AwvnhDIU)
Leggi tuttoNapoli, analisi di un primo posto da conservare
Trascorso il tempo dovuto ai festeggiamenti per il primato solitario in classifica e, soprattutto, al rigoroso “sfottò” nei confronti degli amici interisti presenti un po’ ovunque, credo che per tutti noi tifosi del Napoli corra l’obbligo di esaminare attentamente il momento, senza lasciarci prendere da facili entusiasmi. E per questo, Vi invito a leggere questo post fino in fondo!
Premessa – Il Napoli, dalla partita contro la Lazio in poi, esprime senza ombra di dubbio il calcio più piacevole ed efficace di tutta la serie A. Senza soffermarci sulle prodezze di un Higuain in forma strepitosa, va riconosciuto a Mister Sarri di aver esaltato sia il collettivo, sia alcune individualità che nel mercato estivo, Koulibaly in testa, erano pronte per la dismissione. A differenza di un recente passato, poi, vi è finalmente la capacità di affrontare tutte le partite col piglio giusto, non solo quelle contro le grandi. Ecco, quindi, che il primo posto di oggi, nonostante i passi falsi iniziali di Sassuolo, Empoli e Carpi, risulta tutt’altro che casuale.
Sostanza – Dobbiamo essere obiettivi, senza per questo fasciarci la testa prima di essercela rotta: il Napoli deve a tutti i costi, nel mercato di riparazione di gennaio, completare il suo organico con due o tre acquisti che integrino la rosa in tutti i reparti. Non possiamo considerare gli attuali titolarissimi al pari di alieni, anche in considerazione del fatto che Sarri non ama più di tanto il turn over, limitandosi ad utilizzare mai oltre le quindici unità. Facendo i dovuti scongiuri, quindi, reggere fino alla fine con questi ritmi è quanto meno proibitivo, per non dire improbabile. Senza considerare che già con gli infortuni di Mertens e Gabbiadini, abbiamo vissuto un momento che con un po’ di “effetto da occhi secchi” in più, avrebbe potuto crearci dei problemi.
La società – Quindi il Presidente De Laurentiis. Sì, proprio lui, che ha dimostrato di vivere con grande vigore e partecipazione il ritorno allo stadio pieno e ai risultati che contano, deve a sua volta farci capire che ci crede veramente. Lo sappiamo: senza Champions i giocatori di livello non si muovono, men che meno a gennaio. Ma per affrontare degnamente tre competizioni e, soprattutto, giungere finalmente dopo un quarto di secolo ad un traguardo degno d’essere definito tale, qualche ritocco è indispensabile. Oggi, doverosamente, fiducia totale alla società. Nella speranza che per un acino di sale, ancora una volta questa prelibata minestra non giunga sciapa al palato di noi tifosi.
Bologna – La sfida con i Felsinei ha un sapore doppiamente particolare: è ancora vivo il ricordo della partita col sangue agli occhi che qualche anno fa, in totale assenza di obiettivi, i rossoblu disputarono contro di noi facendo saltare il progetto Champions. Eppoi, oggi più che mai dobbiamo zittire tutti quei detrattori -addetti ai lavori e non- che non aspetterebbero altro che un nostro passo falso per confermare i loro soliti dubbi sulla capacità del Napoli di non soffrir di vertigini. Domenica a Bologna, oltre agli ottomila fedelissimi che affolleranno il Dall’Ara, saremo in tanti dinanzi alla tv ad aspettarci la grande conferma dai nostri ragazzi. E così sia!
(photo: napolisport.net)
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