Il Dispari e Il Mattino in edicola insieme: un successone!

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Dal 1 marzo scorso, l’informazione ad Ischia si è arricchita di una grande opportunità per tutti gli affezionati dell’edicola e del piacere di sfogliare un buon quotidiano, anzi… due.

Il quotidiano IL DISPARI, in edicola da poco più di un anno e da lungo tempo leader indiscusso dell’informazione on line sull’isola d’Ischia, ha concretizzato un’importante sinergia con IL MATTINO, uscendo in edicola ad un euro e venti con la collaudata formula del “panino”.

Due giornali al prezzo di uno, ma soprattutto il meglio del giornalismo locale, regionale e nazionale, con una ricchezza di contenuti che impreziosisce reciprocamente due mezzi d’informazione che, in modo diverso, rappresentano il “top” del loro segmento.

IL DISPARI e IL MATTINO in edicola a 1 euro e 20: oggi più di sempre, una scelta obbligata per “leggere bene” dalle nostre parti.

 

 

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Nessuno tocchi Ischia! Neppure Bruno Vespa.

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Che un conduttore voglia fare audience a tutti i costi può essere comprensibile; che lo si faccia in spregio della verità è vergognoso; che a ciò “collabori” un ischitano, come ha giustamente sottolineato Gaetano Di Meglio nel suo editoriale di ieri, è inaccettabile!

Ho scritto (come ormai tutti sanno) a Bruno Vespa, affinché nel corso di “Porta a Porta” conceda il diritto di rettifica alla nota che gli ho inviato e di cui Vi ripropongo il testo di seguito, al pari di quanto accaduto per quella del Presidente del R.I.NA. In mancanza, chiederò l’intervento degli Organi di tutela.

Nessuno tocchi Ischia!

 

Gentile Dott. Vespa,
Le chiedo poche righe di ospitalità a titolo di diritto di replica per chiarire alcuni aspetti importanti sulla Delibera della Giunta Comunale di Ischia (la nr. 236 del 5/8/2005) da Lei tirata in ballo nella Sua pregiata trasmissione di ieri sera:
1)le navi della Costa Crociere, al pari di quelle di altre compagnie crocieristiche, sono passate sovente nel canale tra Ischia e Procida e, in ogni caso, sin da epoche nettamente antecedenti la delibera da noi approvata nel 2005;
2) la nostra Delibera, scaturita in tempi non sospetti rispetto alla tragedia della Costa Concordia, inserita nell’ottica di un’attenta politica d’immagine adottata dal 2002 al 2006 e legata all’offerta turistica dell’Isola d’Ischia, prendeva spunto dall’idea di un nostro Concittadino di promuovere la nostra splendida località attraverso un messaggio audio del Comandante della nave ai tantissimi passeggeri, invitandoli ad ammirare l’Isola d’Ischia dal lato dritto della nave ed annunciando lo “scambio di saluto” che sarebbe avvenuto di lì a poco: tre fischi dalla nave, tre colpi di mortaio dai pressi dell’imboccatura del Porto.
3) Nessun “avvicinamento” rispetto alla rotta consuetamente seguita dalla nave “Costa Fortuna” è stato richiesto nell’ambito dell’accordo tra il Comune di Ischia e la Compagnia. Questo, in particolare, per le dimensioni del canale di passaggio tra Ischia e Procida, che in perfetta sicurezza consentiva ai passeggeri di ammirare l’Isola senza alcuna necessità da parte della nave di compiere manovre “straordinarie” e, men che meno, più pericolose del tragitto abitualmente compiuto.
4) Nessun compenso fu concordato a favore della Costa Crociere o del nostro Comune per lo “scambio di saluti” in questione. L’impegno di spesa in delibera occorreva solo al pagamento del fuochista: ben 75 euro + iva per lo sparo di tre colpi ogni lunedì, per venti settimane, nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Un atto, quello di cui fui protagonista con il mio Sindaco Giuseppe Brandi e con i Colleghi della Giunta Comunale pro tempore, adottato in perfetta trasparenza e nel pieno rispetto del nostro mandato; un provvedimento che ha fornito grande visibilità alla nostra Isola e che in tutta onestà, fermo restando il pieno rispetto della Legge e in barba al troppo facile quanto puntuale “senno di poi”, sarei pronto a ripetere.
Grazie dell’attenzione.
DAVIDE CONTE
Assessore al Turismo, Spettacolo, Immagine e Pubbliche Relazioni del Comune di Ischia (2002-2006)

 

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Fine anno italo-ischitano

 

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(da ILDISPARI.IT del 31 dicembre 2014)

Ci lascia un anno che non oso definire “particolare”: ogni anno è, a modo suo, l’accompagnatore forzato di ciascuno di noi per dodici mesi, insieme ad una serie di eventi che in maniera diversa, ognuno per il suo verso, lasciano il segno.

Speranza, rabbia, ribellione, antipolitica, ottimismo, difficoltà, intraprendenza, amore, odio, intolleranza, comprensione, parassitismo, dolcezza, violenza rappresentano solo una piccolissima parte di quei sentimenti che ci pervadono nei diversi momenti vissuti in cinquantadue settimane. Il difficile, credo per tutti, sta nel riuscire a mettere ordine tra di loro, cercando di bilanciare nel migliore dei modi azioni e reazioni. Tutto qua e… scusate se è poco!

L’Italia non vive senz’altro uno dei suoi momenti migliori; e l’isola d’Ischia, giusto per non essere da meno, cerca di “tenere il passo”, infilata com’è da tempo in un cul de sac da cui solo uno scatto d’orgoglio di quelli memorabili e soprattutto collettivi, in termini di senso civico e di responsabilità, potrà farla uscire.

Nel 2015 avremo un nuovo Capo dello Stato, ma quasi sicuramente resteremo con un vecchio “senso dello Stato” che difficilmente ci farà approdare a qualcosa di buono. Così come sarà alquanto probabile che ad Ischia avremo un nuovo eurodeputato, pronto però a lasciare il suo Comune in una situazione amministrativa a dir poco caotica, foss’anche con un nuovo Sindaco (magari degno di quella maiuscola di cui privo volontariamente Giosi Ferrandino da sette anni e mezzo a questa parte) che traghetterà il Comune capoluogo e Serrara Fontana, insieme ai quattro già in carica, verso il tanto agognato Comune Unico. In altre parole, prevarrà ancora una volta una visione personalistica della politica, a danno di quel Paese che tanti vogliono servire ma che, alla fine, riescono solo ad asservire alle proprie ambizioni.

Il mio pensiero va ai giovani, a quelli che hanno terminato l’università e non sanno dove trovar lavoro, a quelli come mio figlio maggiore che alla fine di quest’anno scolastico dovranno affacciarsi al complicatissimo panorama delle scuole superiori e, perché no, ai bambini delle materne e delle elementari, ancora immersi nella gioia della loro tenera età e ignari dell’importanza di quelle scelte che tra qualche anno avvicineranno anche loro ad un futuro tutt’altro che agevole.

Il mio augurio, amici Lettori, è molto semplice: che il Buon Dio ci dia salute e lucidità sufficienti per contribuire tutti a ritrovarci quanto prima nella serenità e nell’antico piacere di vivere appieno quel Bel Paese e quell’Isola unica al mondo, che da sempre costituiscono il nostro inestimabile tesoro.

Buon 2015 e buona vita a tutti!

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