Dall’Isola del Giglio pretese economiche immotivate

davide unsi

Il danno d’immagine, nella sua immaterialità, è sempre difficilissimo da quantificare; ma nel caso dell’Isola del Giglio non credo si possa giustificare, alla luce del dato storico relativo alle presenze turistiche e dell’evolversi della vicenda, una richiesta di risarcimento di quasi duecento milioni di euro”. E’ questo uno degli abstract del mio intervento al convegno tenutosi al Grand Hotel delle Terme Re Ferdinando di Ischia lo scorso 22 novembre, in presenza degli ammiragli Stefano Tortora e Giovanni Pettorino. In una sala pressoché gremita, ho anticipato gli affascinanti interventi tecnici sulle azioni di recupero e trasferimento della Costa Concordia, analizzando le effettive ripercussioni in termini d’immagine che sia la località della sciagura, sia l’intero sistema-Italia avrebbero subito dal naufragio del 2012. “La qualità percepita sia dell’Italia turistica che della nostra nazione in generale è ancora altissima –ho continuato nel mio intervento, mostrando i dati di recenti studi e sondaggi- ma è indispensabile che ai ben noti punti di forza da sempre propri di noi Italiani si unisca la capacità di esaltarli attraverso l’ordine, l’organizzazione e la qualità  dei  servizi in modo omogeneo per l’intero territorio del Paese.

Trovo che quello organizzato dall’UNSI di Ischia e dal suo presidente Vito Impagliazzo sia stato un incontro di altissimo livello, che avrebbe meritato senz’altro maggiore visibilità.

(photo: Nicola Trani)

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Napoli, “Cà nisciun è fess”

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Lo so, forse vado controcorrente, ancorché non sia un anticonformista a tutti i costi.

Dopo la splendida prova del Napoli di ieri, siamo tutti portati a tessere le lodi della squadra, del tecnico, dei giocatori. E’ questo l’aspetto più semplice da sottolineare, unitamente al ritrovato entusiasmo di un ambiente che ne aveva assolutamente bisogno.

Io, invece, vorrei soffermarmi sul San Paolo di ieri, insolitamente vuoto per una gara delle grandi occasioni. Un classico, Napoli-Roma, che ha sempre e comunque attirato un’affluenza vicina al tutto esaurito. Ieri, invece, ampi spazi vuoti in tutti i settori, avendo appena superato i 30.000 spettatori e i 700.000 euro d’incasso. Numeri risibili per il catino di Fuorigrotta, ma soprattutto per una squadra ed una società che hanno fatto rispettivamente del supporto e dell’apporto del pubblico la loro linfa vitale.

Di questo, in tutta onestà, sono contento e per due diversi ordini di motivi: in primo luogo, perché era ora che la gestione virtuosa del Presidente De Laurentiis, poco incline ai colpi ad effetto per i quali occorre metter seriamente mano alla tasca senza prendere in giro nessuno, era giusto che ricevesse altrettanta austerità dal pubblico; e poi, perché auspicavo, prima o poi (e finalmente è arrivato) quello scatto d’orgoglio dei Napoletani di buona volontà, pronti finalmente a non abbonarsi e finanche a disertare lo stadio, ragionando di testa e non di cuore, puntando una volta tanto ad una difesa della loro dignità prima che al sostegno della loro amatissima squadra di calcio.

In altre parole, si è trattato di un vero e proprio “cà nisciun è fess” che non mi sarei mai aspettato e che ha esaltato la presa di posizione di un popolo sportivo che finalmente pretende maggior rispetto e che, per quanto mi riguarda, ne rivaluta la più semplice credibilità. Bravi!

 

foto: dalnapolisocceraitempinostri.it

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Riflessioni post 4WARD ISCHIA – MAKE A CHANGE

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(da ILDISPARI.IT – foto: ischiablog.it)

Sono passati solo due giorni, ma 4WARD ISCHIA – MAKE A CHANGE è un evento che per me fa già parte del passato ma, al tempo stesso, potrebbe (e a mio avviso dovrebbe) rappresentare un pezzetto di futuro su cui concentrarci e scommettere tutti insieme.

Ho vissuto fino a poco fa un dubbio piuttosto assillante: devo essere felice della sala gremita, delle tantissime manifestazioni di stima ed apprezzamento che ho ricevuto, della variegata, qualificata e in alcuni casi trasversale partecipazione, della grandissima incisività e competenza delle relazioni, dell’ottima attenzione ricevuta dai media locali e continentali e dei tantissimi inviti a proseguire questo cammino, oppure dovrei riflettere sul fatto che quella sala avrebbe dovuto dimostrarsi decisamente insufficiente, perché trecento persone rappresentano solo una sparuta minoranza degli Isolani pronti a capire l’importanza di un evento del genere, presenziandovi?
Alla fine ho optato per la prima ipotesi, sia dopo aver preso atto di alcune puerili dichiarazioni apparse sui social networks, sia a seguito di una più attenta valutazione delle assenze che sono riuscito a registrare. In quest’ultimo caso, a mancare sono stati proprio alcuni di quei classici soloni da bar o da salotto buono (che più buono senz’altro si può), per i quali pontificare dal proprio pc, smartphone o tablet è senz’altro più comodo che confrontarsi con chi, parlando con Dio dinanzi agli occhi, ne sa certamente più di loro. Un’apparente indifferenza che premia, al tempo stesso, la sensibilità di quei trecento che hanno sacrificato il loro sabato mattina, pensando qualcosa del tipo: “Vado a vedere di cosa si tratta“.
Adesso, ovviamente, viene il compito più arduo: quello, cioè, che dovrebbe mettere insieme quante più “teste pensanti” per cominciare un progetto di riposizionamento dell’Isola d’Ischia sui mercati turistici di riferimento e -perché no- su nuovi potenziali tali. Mi hanno confortato molto, in questa direzione, le esortazioni di una “donna del fare” come la termalista Stefania Capaldo e la telefonata di un signor imprenditore del turismo come Luigi Polito, patron di Imperatore Travel. Entrambi si sono detti pronti a creare con me una cabina di regia per questo ambizioso progetto; e sono convinto che, come loro, tantissimi altri amici di buona volontà sarebbero pronti a farlo.
Non sono altrettanto convinto della collaborazione delle amministrazioni comunali. Se da una parte riscontro con piacere la presenza del Sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino (che sento di ringraziare per l’attenzione che ha dedicato sin dal primo momento a 4WARD ISCHIA) e dell’Amministrazione di Serrara Fontana, presente con il consigliere delegato Irene Iacono, dall’altra non posso non evidenziare la totale assenza dei Comuni di Barano, Forio e Casamicciola: un segnale di disinteresse, il loro, che mi auguro coincida solo con la scortesia di non aver neppure risposto all’invito scritto rivolto loro direttamente dalla Presidente di Ischia Iniziative, Marianna Sasso e non con la più o meno palese insensibilità verso gli argomenti trattati. E’ un piacere, invece, riscontrare la grande educazione del Comandante del Circomare Ischia, il TV (CP) Raffaele Muscariello (l’unico rappresentante delle istituzioni che ha scritto per ringraziare dell’invito e confermare la sua partecipazione) e la presenza in sala del Comandante della Compagnia Carabinieri, il giovane Capitano Andrea Centrella, che in breve tempo ha già dimostrato l’operatività e la sensibilità proprie di chi ha una visione diversa ed evoluta del proprio ruolo.
La notizia migliore? L’impegno del Presidente Caldoro a dedicare ad Ischia, per la sua specificità, un ambito esclusivo tra quelli previsti dalla nuova Legge regionale sul turismo. L’impegno istituzionale ad un laboratorio sinergico tra pubblico e privato era ciò che auspicavo da 4WARD. E a quanto pare, è arrivato. Ora, però, tocca a noi. Siamo pronti a renderci tutti, indistintamente, protagonisti di questa indifferibile nuova fase? Staremo a vedere!
Intanto, tirando le somme, credo che ieri sia stato nu juorno buono. Per tutti. Per Ischia!
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