La nuova gioiosa macchina da guerra?
E’ diventato talmente patetico il continuo tentativo di demonizzazione di Giorgia Meloni da parte del PD e, in particolare, del segretario Enrico Letta, al punto da ricordarmi il mitico Achille Occhetto del ’94 contro Berlusconi.
Mi sembra infatti di rivivere quella campagna elettorale a dir poco epica, in cui tanti giovani come me trovarono, grazie al messaggio di Silvio Berlusconi poi svanito nel tempo, l’entusiasmo di avvicinarsi alla politica in modo fattivo.
All’epoca, il buon Occhetto e il suo PdS fecero di tutto per mandare il Cavaliere azzurro a gambe all’aria, elettoralmente parlando, invocando una forza congiunta di tutte le espressioni sane del Paese per creare una “gioiosa macchina da guerra” e sconfiggere il nemico (Berlusconi, Fini e Casini). Peccato per lui, ma più andava avanti con i suoi attacchi, più il centrodestra con Berlusconi a capo guadagnava punti fino a stravincere.
Del resto, lo sanno tutti che più infanghi il tuo avversario più ne fai una vittima e ne aumenti i consensi. Ma questa sinistra è ormai alla frutta, quella marcia, e non sa più che pesci prendere.
L’ho sempre detto: a volte, nella vita, è meglio “piegare a libretto” e dimostrare di saper perdere con onore.
Leggi tuttoProprio non capiscono!
Dopo oltre dieci anni dalla mia uscita volontaria dalla politica locale, ancora in tanti si chiedono come sia possibile che io abbia potuto rinunciare ad un impegno pubblico ambitissimo per tanti, a giudicare dalle candidature “ad ogni costo” che si sono viste a soccorso del sicuro vincitore e sindaco in carica, Enzo Ferrandino. Ed altrettanti si chiedono quale sia la forza che mi consente di dire e scrivere sempre e comunque tutto quel che penso, senza alcun freno inibitorio se non quello della verità, del rispetto e della buona educazione verso chiunque, anche chi non li meriterebbe.
Ebbene, la risposta è molto semplice: gli uomini liberi possono tutto questo, insieme alle loro famiglie; quelle che certo potere, i suoi protagonisti e i relativi giochetti di palazzo, in passato, hanno provato a minare nei loro equilibri, nella loro quotidianità, nelle loro aziende. Eppure ancora oggi a molti di questi loschi figuri continua a non andare giù che tutte queste porcherie non abbiano scalfito né me né i miei e di come siamo riusciti a dimostrarci, nel nostro piccolo, più forti, orgogliosi e benvoluti di loro, senza alcuna necessità di sottostare alla benevolenza condizionata del “palazzo”.
Assistere ancora una volta da spettatore alla terza campagna elettorale amministrativa di fila, più che motivo di fierezza, rappresenta un messaggio forte e chiaro ad una comunità che nel 2022, dopo la pandemia, in piena crisi economica e con una stagione turistica che, per quanto si preannunci ottima, non lascia intravedere ancora alcuna prospettiva valida per affrontare i sempre più duri “mesi morti”, non riesce a stabilire alcuna priorità in grado di porre in secondo piano le esigenze personali a vantaggio del bene comune.
Per mia fede e cultura, cerco di vivere sempre “con la cintura ai fianchi e le lucerne accese”, pur non sacrificando una personalissima visione di futuro e di Paese per quest’Isola che, malgrado tutto, continuo ad amare alla follia. E se un giorno, ancora presente e non già esausto a invecchiare altrove, Ischia e gli Ischitani dimostreranno di aver voglia di crescere, non mi tirerò certo indietro. Ma solo come dico io e con chi dico io. Da uomo libero.
Leggi tuttoLa visione di Natale
(da IL DISPARI del 24/12/2021)
Oggi è la Vigilia di Natale e sebbene vi siano ancora tante cose da fare, l’aria di festa si respira a pieni polmoni. Qualche nuvolone incombe, quasi a volerci ricordare che, nel rispetto del “comme catarenèa accussì natalèa”, entro domani un po’ di pioggia non dovrebbe mancare. Ma c
iononostante un sorriso solare sembra stampato sul viso di tutti: ogni persona che incontro trasuda gioia da ogni poro, saluta con estrema cordialità scambiandosi gli auguri, entra nei negozi ricevendo il più caloroso dei “buongiorno” e lo ricambia con grande educazione.
Anche il traffico sembra essersi autodiluito e ogni automobilista o motociclista guida con insolita calma e civiltà, rispettando le strisce pedonali, gli stop, le rotatorie, i sensi unici, le z.t.l. e i divieti di sosta; questo non solo per evitare una salatissima multa o ridurre il rischio di incidenti, ma perché tutti sono assolutamente abituati a comportarsi così. Da sempre.
Le strade sono libere da pericolose buche e cantieri a cielo aperto, i boschi liberi da rifiuti, il mare pulitissimo e senza scarichi; le zone pedemontane colpite dagli incendi estivi hanno già visto rifiorire tutta la vegetazione distrutta dalle fiamme e, udite udite, la ricostruzione delle zone terremotate del 2017 in quel del Majo è stata ormai quasi completata.
E in politica? Nessun problema! A Serrara Fontana, teatro delle ultime elezioni, Irene Iacono e Cesare Mattera vanno ormai d’amore e d’accordo e cooperano in un unico progetto di riqualificazione dell’intero Comune, non delle singole frazioni. Giacomo Pascale e Domenico De Siano hanno organizzato per oggi un mega-buffet in Piazza Santa Restituta per festeggiare la ritrovata unione a favore dei lacchesi. Francesco Del Deo ha trovato l’accordo con Stani Verde per concludere insieme la corrente legislatura e lasciare il testimone a una diarchia tra il giovane oppositore e Gianni Matarese. Peppe Silvitelli e Maria Grazia Di Scala hanno già pronta la formula per il futuro di Casamicciola nel dopo Castagna, mentre Giuseppino Di Meglio e Dionigi Gaudioso stanno scrivendo a quattro mani un programma elettorale che proietti Barano in una dimensione ipergalattica. A Ischia, Enzo Ferrandino mi ha appena telefonato, chiedendomi consiglio sul modo migliore di diventare un buon sindaco agli occhi di tutti i nostri concittadini, quasi come se, bontà sua, io lo sapessi meglio di lui. E dulcis in fundo, tutte e sei le municipalità hanno sottoscritto un impegno solenne a costituire insieme nel 2027, finalmente, il Comune Unico dell’isola d’Ischia.
E poi? Basta così. Come visione onirica del Natale che vorrei credo sia sufficiente.
Buone Feste, Ischia!
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