Il “repulisti” di Berlusconi comincia dalla Campania?

Nicola Cosentino

A malincuore, ma lo escludo!“. Chiare le intenzioni di Silvio Berlusconi manifestate ieri a “Porta a Porta” nei confronti sia di Nicola Cosentino (nella foto), sia degli altri parlamentari indagati (come Milanese e Papa) che, a quanto pare, non troveranno posto nelle liste di Camera e Senato in Campania.

Quella del “Cavaliere” potrebbe rappresentare una scelta d’eccellenza, ma soprattutto la dimostrazione di essere pronto a rinunciare a forti flussi di consenso, pur di rifare il look ad una classe dirigente quanto meno discutibile. Un “repulisti”, quello di cui necessita il PdL, che non ha certo bisogno di singoli capri espiatori, bensì di un accurato metodo di selezione che abbandoni i criteri adottati sino a questo momento.

Il 20 e 21 gennaio si avvicinano. Presto scopriremo se Berlusconi avrà coraggio a sufficienza per provare a vincere questa sfida impossibile.

 

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Berlusconi: la gente dice che… ma io credo che…

In questo squallido festival di dichiarazioni da destra a sinistra (di cui Silvio Berlusconi ha fatto di tutto per essere protagonista), vi è un dato inequivocabile che il qualunquismo spicciolo non può e non deve confutare: chi ascrive al “Cavaliere” tutti i guai dell’Italia dell’ultimo ventennio, o non conosce la storia politica italiana, o fa finta di non conoscerla. Se vogliamo dimenticare per un attimo il malgoverno della Prima Repubblica, grazie al quale tutti i furbi-fortunati del momento, dentro e fuori dalla politica, hanno munto la vacca fino all’ultima goccia di latte, ci basti analizzare la Seconda. In tale contesto, va ricordato che Berlusconi ha sì governato per nove anni (94-95, 01-06, 08-11), ma anche la sinistra ha avuto ben otto anni di tempo (95/01 – 06/08) per dimostrare di essere migliore della controparte. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una cosa in comune, però, destra sinistra e centro ce l’hanno: nessuno di loro, chiacchiere a parte, ha realmente intenzione di cambiare la legge elettorale. Tra poco si vota ed il Porcellum sopravviverà ancora una volta, per buona pace del Presidente Napolitano.

Dal canto mio, ho effettuato negli ultimi due giorni un mio piccolo sondaggio de visu. E il dato che mi sconvolge sapete qual è? Il 100% degli “intervistati” (amici, conoscenti, tassisti, gente di ogni ceto, illustri sconosciuti spinti in qualche modo a parlare delle prossime elezioni) sembra definire Berlusconi il male minore. Della serie: “Se ci fosse stato Renzi, avremmo votato per lui. Ma se l’alternativa a Berlusconi sarà Bersani, Casini, Fini o addirittura Monti (il difensore delle banche che ci sta distruggendo con le sue tasse), allora mi turo il naso e rivoto Silvio!

Chi mi legge spesso sa bene come la penso su di lui, così com’è noto che con la sinistra o pseudo-tale non ho mai avuto e mai avrò nulla a che fare. Ma sono quasi certo di una cosa: anche se la demonizzazione ad opera dei suoi avversari gli ha sempre giovato, Berlusconi non sarà il candidato premier del centrodestra alle elezioni politiche di febbraio!

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Verso le elezioni politiche: che casino…

Ne stiamo vedendo di tutti i colori da mesi: crisi, primarie, spread, euro/sì, euro/no, ritiri, ridiscese in campo, unità, divisione, tagli alla spesa pubblica e, soprattutto BENE DEL PAESE.

Poiché (anche se sarete in tanti a non credermi) difronte a questo gran casino mi sento estremamente disorientato anch’io, ho fatto mia la richiesta di tanti amici ed estimatori i quali, incontrandomi o sentendomi, mi continuano a chiedere: “Ma cosa faremo alle prossime politiche?”

Ecco perché, sulla mia pagina Facebook, ho cominciato a pubblicare gli indirizzi programmatici dei quattro principali partiti italiani, tenendo conto in questo senso anche dei dati emergenti dagli ultimi sondaggi ovvero della reale novità che possono rappresentare. Almeno chi ha voglia di farsi un’idea, può cominciare a leggere qualcosa.

Alla base di tutto, resta il problema UOMINI, specie in questo drammatico vuoto ideologico che ormai da anni si è venuto a creare. E con certi uomini in lizza (prevalentemente gli stessi di sempre), siamo poi così incoraggiati a scegliere?

Inutile dirVi che sono pronto a rispondere alle Vostre domande o ai commenti che vorrete postarmi.

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