Al Miramare e Castello una netta impronta… stile Eden

Crudo di pesce bianco con gamberi e pesce azzurro marinato con sorbetto, cipolla e arance; risotto con crostacei, bucce di agrumi e cioccolato fondente; caramelle di coniglio con sugo all’ischitana; filetto di manzo lardato con gamberoni servito in crosta e salsa alle fragole; crepes susettes flambate; piccola pasticceria napoletana della casa. Il tutto, accompagnato da un Furore bianco delle Cantine Marisa Cuomo.

La cucina del Miramare e Castello di Ischia (nuova gestione dei mitici Ciro e Anna Calise del Giardino Eden), orchestrata alla grande dal giovane chef Ermanno Nicolella, questa sera ci ha mostrato il meglio di sé con un menu degustazione ad hoc. E senza alcuna sorpresa o timore di smentita, dal servizio ai sapori, dall’ambiente alla buona compagnia, con il Castello che ti ruba lo sguardo anche se provi a tutti i costi ad ignorarlo, tutto sembra ricalcare gli standard di successo che i nostri amici hanno saputo infondere nel loro lavoro agli Scogli di Sant’Anna e che, da quest’anno, li ha portati in prima linea anche nell’ospitalità che conta.

Una serata stupenda, ragazzi, non c’è che dire! Grazie di cuore da Sara, Catrin, Tony e me.

p.s. per i miei amici extraisolani: evitate post invidiosi. Piuttosto… tornate presto ad Ischia!

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Io posso toccare tutti, ma guai a chi mi tocca!

Ieri nello stato del mio profilo su Facebook, avevo espresso tutta la mia meraviglia sul fatto che la direzione di Teleischia non avesse ancora rivolto alcuna replica a Giovan Giuseppe Mazzella “Mizar”, per le considerazioni espresse sul quotidiano “Il Golfo” di ieri.

In sintesi, cosa disse Mizar? Che da anni non è solito seguire Teleischia, perché a suo dire manca di idee e che il modo di pensare di chi la gestisce è antitetico a quello di chi anela ad essere informato correttamente. E per quanto mi riguarda, se da una parte l’invito di Mizar ai frequentatori della rete a tralasciare la visione di Teleischia può apparire pretenzioso, dall’altra la sua considerazione sul modo anomalo -e talvolta fuorilegge- dell’emittente di “fare informazione” non fa una piega.

La spiegazione ha tardato solo di ventiquattr’ore, forse perché il direttore responsabile di Teleischia ieri mattina era troppo impegnato a cercare l’ennesimo modo per non rispettare la nuova disposizione dell’Autorità Garante per le Telecomunicazioni appena pervenutagli a mezzo fax che gli intimava, entro cinque giorni da ieri, di concedermi i famosi “spazi compensativi” già negati in passato in barba alla delibera di maggio scorso. E con il suo tono notoriamente livoroso (della serie: “Io posso toccare tutti, ma guai a chi mi tocca!“), ci ha regalato il solito pistolotto dal sito teleischia.it in cui non è stato risparmiato anche un riferimento a me.

Doverosa, quindi, la replica rispetto alla nauseabonda autocelebrazione contenuta nel comunicato, che ripeto testualmente: “Senza Teleischia, nonostante si trovi spazio altrove è difficile poter diffondere il proprio pensiero.” Eccomi, quindi, a precisare che Teleischia mente sapendo di mentire. In primis, perché c’è chi come me, pur subendo il negazionismo fuorilegge dell’emittente di Via Casciaro da anni a questa parte, si è tolto la soddisfazione di radicarsi sempre più sul territorio, giungendo sia alla propria rielezione al Comune di Ischia, sia a garantire ai propri candidati alle europee e alle provinciali un cospicuo risultato elettorale sull’Isola. E poi perché, nel caso di Teleischia, ci vuole veramente una bella faccia tosta a prendersela per essere accusati di parzialità e di informazione tutt’altro che completa: lo sanno tutti, ma soprattutto, lo vedono tutti!

Se continuerò ad “interessarmi” a Teleischia non è certo per l’atteggiamento puerile adottato nei miei confronti da chi la conduce e neppure perché temo di perdere visibilità non trovandovi spazio, ma solo per un principio di libertà e rispetto delle regole che nessuno, tanto meno Teleischia, può permettersi di violare a danno del prossimo.

Il direttore di Teleischia, tra una “calata di tapparella” e l’altra, dovrebbe invece ricordare che un mezzo d’informazione (che com’è noto, gode di una concessione governativa e, soprattutto, accede a contributi economici da parte delle Autorità di settore dello Stato) non può e non dev’essere gestito come casa propria, ma deve rispondere a principi deontologici legati all’oggettività e all’obiettività dell’informazione. Altro che pubblicare tutti i comunicati e le interviste agli “amici degli amici” e poi negare lo stesso trattamento a chi non è dalla tua parte: è la Legge a vietarlo!

Mancano quattro giorni all’ora X e, naturalmente, non mi aspetto null’altro di più della noncuranza adottata sino ad oggi. Nel frattempo, il comunicato a firma mia e del collega Giuseppe Di Meglio in merito all’interrogazione sul lavoro nero alle Terme di Ischia -a differenza dell’ultimo comunicato di Ciro Ferrandino- non è stato né pubblicato sul sito, né letto nel Telesera. E sia l’AGCOM, sia il Corecom Campania, lo sanno già! Molto presto, quindi, capiremo se anche stavolta Teleischia e il suo direttore sceglieranno di eludere la Legge, infischiandosene del provvedimento di ieri dell’AGCOM ed esponendosi ad una sanzione ben più salata dei duemila euro della scorsa volta, oppure capiranno di condurre una battaglia onerosa e persa in partenza, rassegnandosi a rispettare anche con me la normativa in materia di par condicio.

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Il coraggio di Ciro e Anna: presi in gestione Mare Blu e Miramare!

Ciro e Anna ce l’hanno fatta! La loro tenacia è stata più forte delle tante difficoltà di questo momento di congiuntura negativa che stenta a lasciarci, ma alla fine l’obiettivo l’hanno raggiunto alla grande.

Da ieri pomeriggio, i nostri abili e simpatici gestori del Giardino Eden agli Scogli di Sant’Anna hanno sottoscritto un fitto d’azienda per gli alberghi “Miramare e Castello” e “Mare Blu” di Ischia, situati -com’è noto- alla Spiaggia dei Pescatori, proprio all’ombra del Castello Aragonese.

L’obiettivo dei coniugi Calise? Creare due nuove oasi di qualità, proprio come hanno fatto in quel dell’Eden, riportando in quel piccolo paradiso un’ampia fetta del jetset mondiale, a cominciare da Carolina di Monaco fino al Sovrano dello Swaziland, passando per Roberto Cavalli e tantissimi altri vip. 

Per loro è un piccolo, grande sogno che si avvera; per Ischia, è la speranza di poter contare sulla conduzione qualificata di due strutture che di certo meritavano un cambio di passo.

Ad maiora, ragazzi! Vi aspetta un 2011 ancor più denso di impegni, ma certamente non povero di soddisfazioni. Quelle che meritate, da sempre!

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