Ma il Comune può veramente tutto?
E’ possibile che se un cittadino muove un metro cubo di un terreno agricolo riceve i sigilli, mentre il Comune sbanca 1800 mq indisturbato? E’ normale che se un Bobcat entra nel fondo di un privato dopo dieci minuti arriva la Forza Pubblica, mentre se è il Comune a farlo tutto va bene? O ancora, è possibile mutare violentemente lo stato dei luoghi, dopo aver sbancato, deponendo brecciolini e asfalto a volontà in un terreno dall’ancora mal definita destinazione urbanistica, destinandolo inopinatamente a parcheggio senza alcun parere della Soprintendenza? O meglio, lo è solo se il proprietario del terreno è… il Comune?
Questa totale sfrontatezza del “pubblico” fa il verso all’estrema (spesso giustificata) rigidità di chi è tenuto a controllare il privato, ma che in questo caso latita del tutto anche perché, nel caso del servizio comunale di Vigilanza Edilizia, il controllore collimerebbe di fatto con il controllato.
Lasciamo stare l’indubbia validità della finalità. Ma in questo caso, a mio avviso, il fine non giustifica i mezzi, specie se di mezzo c’è il “pubblico”, cioé… il Comune, sempre lui! Ecco perché ieri ho chiesto lumi in un’interrogazione al sindaco, al dirigente dell’UTC e al Presidente del Consiglio Comunale.
Leggi tuttoGiosi: il re è solo
L’autocelebrazione di Giosi Ferrandino e della sua ormai logora amministrazione, pervenuta un pò in tutte le case del Comune in occasione delle feste natalizie, non riesce a celare tutti i guai che attanagliano l’ex sindaco di Casamicciola e che lo vedono ormai alle corde. In altre parole, rispetto alla sua impopolarità crescente, non c’è lettera che tenga.
Nella sua epistola, Giosi non può far altro che parlare di opere pubbliche, forte del fatto che non tutti i cittadini (giustamente) siano addetti ai lavori o competenti del ramo, in modo che la semplice enunciazione riesca a celare loro tutti i pessimi retroscena del suo personalissimo modo di condurre il settore, visto che per lavori pubblici e bilancio egli continua a conservare la deleghe. Inutile dire che non c’è traccia di risanamento di bilancio, né di pianificazione turistica degna di essere definita tale, né di misure antitraffico, né tampoco di provvedimenti per l’incentivazione di una sana imprenditoria che riesca a far fronte almeno in parte alla grave crisi occupazionale della nostra gente.
Ma soprattutto, le beghe interne al suo gruppo di potere sono sempre più evidenti. Si aspetta solo il momento in cui la spaccatura con Carmine Bernardo e Isidoro Di Meglio (sempre più politicamente uniti contro il predominio Ferrandino-Boccanfuso) si consumi irrimediabilmente. E intanto, ciò che emerge con forza, è che Giosi tende sempre più ad isolarsi dai suoi. Un pò come accadde per Peppe Brandi negli ultimi mesi del 2006 (prima che, ad agosto di quell’anno, venisse sfiduciato), è ormai sotto gli occhi di tutti il fatto che il sindaco Ferrandino si faccia vedere in pubblico sempre più da solo. Il suo codazzo di aficionados, infatti, sembra essersi ridotto alla solita “Pustèra”, ai due fidi cugini e a pochi amici, un pò come se tutti gli altri, prima pronti a seguirlo un pò ovunque, oggi preferissero prendere le distanze da lui: lo abbiamo notato alla “spaccata di chiazza” di Sant’Alessandro (erano solo in sette, tra assessori e consiglieri), alla Festa di Capodanno in Piazza (un paio), alla celebrazione della pace convocata da Don Carlo (tre o quattro) e al Concerto Gospel allo Spirito Santo (in quest’ultima occasione, dove è andato a scroccarsi un immeritato momento di visibilità, visto che il Comune non ha dato un solo euro di contributo al consorzio di Ischia Ponte, Giosi era addirittura solo soletto). Altrettanto solo, giusto per completare l’elenco, nei monologhi della trasmissione del venerdì presso la tv prezzolata e filogovernista.
E se il re è solo, aspettiamoci presto un “colpo di stato” (foss’a Maronn…).
Leggi tuttoTeleischia e il Comune di Ischia chiudono in bellezza
Un altro anno d’oro per Teleischia e il Comune di Ischia, che rafforzano sempre più la loro sinergia. Come al solito in affidamento diretto (la competizione non è il forte di certi imprenditori ed evitarla diventa quasi un dovere per gli amministratori compiacenti), l’emittente di Via Casciaro ha totalizzato con l’Ente di Via Iasolino un fatturato di circa mille euro al mese più iva per la pubblicazione di bandi e gare, nonché per discutibili quanto evitabili iniziative di comunicazione che in molti casi, anziché venir retribuite, dovrebbero far parte della normale attività divulgativa di un mezzo d’informazione.
Va ricordato che proprio ieri, in consiglio comunale, la variazione in assestamento del bilancio 2010 ha previsto un aumento di settemila euro sul capitolo di spesa relativo alla pubblicizzazione bandi e gare. E guarda caso, l’ultimo impegno di spesa di quel capitolo (peraltro senza pubblicare gli estremi della determina dirigenziale e senza una delibera di Giunta a monte) erano proprio i 7.200 euro per Teleischia, a rinnovo di un impegno ormai rituale per il periodo ottobre 2010-marzo 2011. La determina ancora porta in premessa la motivazione che Teleischia è l’unica emittente televisiva dell’Isola d’Ischia, ignorando che in tempo di digitale terrestre e di globalizzazione dell’informazione, vi sono senz’altro canali informativi ben più consolidati e con bacini d’utenza di gran lunga più estesi, isole comprese. Che spettacolo!
A questo, ovviamente, vanno aggiunti i vari contratti pubblicitari realizzati da Teleischia con le partecipate del Comune: tra queste, ricordiamo con certezza ISCHIA AMBIENTE e ISCHIA RISORSA MARE (Terme di Ischia). Se i visitatori del mio sito me lo chiederanno, potrò tranquillamente fornire i numeri esatti di tali forniture di servizi: una funzione propria del mio ruolo di consigliere comunale che, piaccia o no, ha la facoltà di entrare nella “scazzetta del prete” quando si tratta di soldi pubblici.
Qualcuno ha ancora da chiedersi come mai a Teleischia si dà pochissimo spazio (o glielo si nega del tutto) a chi non fa parte del “bottone”, oppure perché la maggioranza viene seguita in lungo e in largo, o ancora come mai Teleischia non sia più assidua come all’epoca dell’amministrazione Brandi a seguire i consigli comunali? Viva l’informazione libera!
(nella foto: la simpatica anchor woman di Teleischia, Carmen Cuomo, mentre intervista lo stilista Renato Balestra – ph. summersky.it)
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