Cento giorni passati abbondantemente: Giosi ha già fallito!

Sono lontano un miglio dalla politica locale, in questo momento; ma il mio spirito critico non è certo sopito.

Come evidenzia molto meglio di me il numero di domani del settimanale “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, Giosi Ferrandino e la sua amministrazione “caularonica” (altro che faraonica), in preda alla stasi totale, sono ben lungi dal mostrare quelle soluzioni immediate ai problemi del Paese che avevano promesso già nei primi cento giorni di amministrazione e che, a loro dire, sarebbero state favorite dall’alleanza storica con il PdL (o quello che resta) guidato ad Ischia da Domenico De Siano.

Il primo cittadino ischitano continua imperterrito la sua corsa arrivista verso il “sovraccomunale” (Parlamento o Regione che sia), ignorando del tutto le esigenze della gente che, con un plebiscito che ho già avuto modo di definire tanto clamoroso quanto vergognoso, gli ha acriticamente concesso e sentendosi fortissimo grazie all’appoggio dei transfughi che -chi per un verso e chi per un altro- sono stati accontentati avendo accesso alle strade giuste per ottenere i “cazzetti loro”. Al momento, l’unica certezza è che grazie a lui, tutto quanto siamo tenuti a pagare dalle nostre parti costa di più!

Vi è piaciuta la bicicletta, cari Concittadini? E adesso pedalate e, soprattutto, PAGHIAMO!

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Giosi, siamo alle solite!

La Giunta di Giosi Ferrandino è stata presentata al foto-finish nella prima seduta di consiglio comunale, ma ancora una volta ai singoli assessori, vice-sindacato a parte, non sono state ancora assegnate le deleghe. Come dire, li paghiamo già a vuoto!

Intanto, il Paese è in tilt, il traffico impazza, il mare è zozzo, gli alberghi sono prevalentemente vuoti, parlare di depurazione continua ad essere tabù, gli oltre 400 giovani aspiranti vigili stagionali hanno subìto l’onta della promessa mancata (che non sarà certo l’unica), dalla Regione ci riducono l’acqua, i trasporti marittimi sono più in tilt di prima (alla faccia del super raccordo tra Giosi e Domenico De Siano) e la promessa unione tra i tre sindaci costieri è già andata a farsi fottere, sostituendo di fatto Arnaldo Ferrandino (Casamicciola) con Paolino Buono (Barano) e non certo per motivi che hanno a che fare con il bene del Paese, ma per problemi di mancato rispetto degli accordi spartitori in Giunta.

Se questa era la svolta che oltre il 70% degli Ischitani si aspettava dal rinnovo del mandato a Giosi Ferrandino, consentendogli un consiglio comunale che sarà libero di convocare quando e come vuole, eccoli serviti e… ben gli sta!

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Ecco perché faccio votare Isidoro!

I maligni di turno (unitamente a quegli invidiosi che per non si sa quale motivo credevano di aver diritto di chiedere e magari ottenere il mio appoggio) si stanno divertendo a diffondere frasi del tipo: “Davide Conte sostiene Isidoro Di Meglio altrimenti i Patanari gli tagliano i viveri!“, o ancora: “Come se a Isidoro Di Meglio servissero i voti di Davide Conte…“.

Bene! Premesso che non sarei tenuto a dare spiegazioni a nessuno, intendo utilizzare anche stavolta quel criterio di trasparenza che mi accompagna da sempre, sia nel pubblico che nel privato e che anima la mission di questo sito/blog da quando è in rete. Quindi, Vi esorto a leggermi con attenzione.

Conosco Isidoro Di Meglio dal 1982, cioé da quando, con un filantropico Guerino Cigliano, mettemmo su una squadra di calcetto (io ero solo un modestissimo “mister“) che vinse di tutto e di più e di cui lui era uno dei due portieri. I nostri genitori, Salvatore e Pippone, proprio come noi, erano e sono ottimi amici e, soprattutto, persone che conoscono bene i valori della correttezza e della riconoscenza. E già il rispetto di tali principi basterebbe a giustificare la mia scelta politica nei suoi confronti.

A questo, però, va aggiunto un plus fondamentale: Isidoro sarà anche un uomo dall’aspetto burbero; cavargli un sorriso è impresa pressoché titanica; la sua capacità relazionale non è esattamente il massimo della diplomazia e dell’affabilità. Ma una cosa è certa: Isidoro ha dimostrato di saper profondere il giusto impegno nei compiti che gli sono stati affidati. E soprattutto, è chiaro a tutti che non ha certo bisogno della politica per sentirsi realizzato o -peggio ancora- per campare, che di questi tempi è merce decisamente rara.

Mai dal 2006, anno in cui ho cominciato a collaborare fattivamente con il Gruppo Dimhotels, un solo membro della famiglia Di Meglio si è permesso di esercitare pressioni su di me nelle ben quattro corse al voto che ho comunque effettuato, laddove ho sostenuto candidati di mia unica scelta, in assoluta controtendenza e sempre diversi da quelli di Isidoro e famiglia. Del resto, non l’avrei consentito nè allora, né oggi!

La mia esortazione al voto disgiunto per Salvatore Mazzella Sindaco e Isidoro Di Meglio Consigliere, contrariamente alle solite esternazioni tutt’altro che condivisibili del vicesindaco uscente, rappresenta una scelta di assoluta coerenza, che suggerisco a tutti quei Concittadini/Elettori i quali, pur volendo dire basta alla politica scellerata di un sindaco tutto da dimenticare come Giosi Ferrandino, possano invece premiare l’impegno e la professionalità di Isidoro, che sono ben lungi da quei secondi fini che animano la discesa in campo di molti faccendieri prestati alla politica.

Questo è quanto!

p.s. colgo l’occasione per ringraziare dal profondo del cuore tutti quei Cittadini, amici o semplici conoscenti, che quotidianamente mi stanno attestando la loro stima e il loro apprezzamento per aver rispettato il mio impegno a non candidarmi più in lista. Sentirmi considerato diverso da certa “feccia politica” è il premio più ambito cui potessi aspirare.

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