Com’è bugiardo Giosi… ma chi gli crede più?

7 luglio, relazione del sindaco Giosi Ferrandino in Consiglio Comunale sul bilancio di previsione (visto che trattiene anche la delega al bilancio, ne ha facoltà): “Abbiamo rispettato l’impegno di chiudere tutti i cantieri dei lavori pubblici entro Pasqua!

Questa balla clamorosa, ennesimo inutile tentativo di prendere in giro gli Ischitani (e forse anche sé stesso), è facilmente smascherabile dalla foto che ho scattato stamani: il 28 luglio il cantiere per il rifacimento dei marciapiedi in Via Acquedotto è ancora in piena attività, rendendo un’arteria così importante a senso unico di marcia in periodo di fortissima affluenza turistica. E come se non bastasse, sul Lungomare Cristoforo Colombo, i lavori in corso ai campi da tennis del Lido lasciano in bella mostra una rudimentale ed antiestetica recinzione che impedisce finanche la vista del mare.

E’ proprio il caso di dire: “Canta capone, ca Natale pure vene!

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Povero Carmine: curnut (si fa per dire) e mazziat!

Ci ha fatto sognare per una decina di giorni; eravamo tutti pronti ad assistere al terzo dei membri della maggioranza Ferrandino (dopo Ciro Ferrandino e Giuseppe Di Meglio) che, con la giusta dose di coscienza e rispetto per il Paese e in barba ai voltagabbana e al cloroformio da sete clientelare, unisse a meno di un anno dalle elezioni il proprio coraggioso BASTA a un malvezzo politico e amministrativo di cui ne abbiamo tutti abbastanza.

Non osavo credere, conoscendolo politicamente, che fosse vera la voce che sin da due giorni prima del Consiglio del 7 luglio, desse per rientrata gioco forza la posizione più che critica di Carmine Bernardo sulla questione-Polifunzionale, della cui delibera di alienazione aveva chiesto per iscritto la revoca in autotutela e che non poche fibrillazioni aveva provocato nella sua coalizione d’origine. Alla fine, purtroppo, aveva ragione il mio amico Salvatore Mazzella: “Rientrerà buono buono al suo posto, senza particolari pretese“: e così è stato!

Giosi Ferrandino lo aveva detto dalle colonne del quotidiano Il Golfo: “Giovedì capiremo se Bernardo fa ancora parte di questa maggioranza.” E Carmine, probabilmente trovatosi solo tra l’aut aut del suo sindaco e la ferma volontà di Antonio Pinto e Rosanna Ambrosino di restare funzionali al disegno della maggioranza da qui alle elezioni 2012, ha dovuto inghiottire il rospo e rimangiarsi tutti i buoni propositi, che questa volta erano passati ufficialmente per il protocollo comunale, rimediando senz’altro una figura poco felice, proprio come quelli che “iettn pe’vattr e fuin vattùt“.

E ciò che più mi rattrista è il fatto che, conoscendo Giosi, non gli basterà certo averla spuntata solo per questa occasione: i sentimenti di insopportabilità nei confronti di Carmine sviscerati nella lettera al Commissario UDC Gino Di Meglio (pubblicata integralmente da IL DISPARI di giovedì scorso) forse non sfoceranno nella revoca assessorile al “corridore” Giuseppe Di Meglio, ma di certo non muteranno di una virgola e non risparmieranno Bernardo dalla sua totale emarginazione dalle scelte che contano (o preferite chiamarle “spartenze“) da qui alle elezioni della prossima primavera: della serie, “curnut e mazziat“!

Una cosa è certa: il problema al Polifunzionale resta e… non solo per gli studenti dell’Einstein!

 

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Gigi Mollo assessore? Per Sandro, nulla di anormale

Un paio di giorni fa, Gaetano Di Meglio sul suo TgIschia.it riportava un’interessante intervista al collega consigliere comunale Sandro Iannotta, relativamente al possibile avvicinamento del suo gruppo alla maggioranza di Giosi Ferrandino, con tanto di Gigi Mollo assessore incoming. Su quest’ultimo punto in particolare, Sandro ha affermato: “Se anche l’eventualità fosse vera non ci trovo nulla di strano. Ti posso garantire che io non rinuncio al ruolo che ho ricevuto dal popolo, quello di controllo tra le fila dell’opposizione. Questo non vuol dire, però, che il gruppo “Progetto Ischia” deve sentirsi frenato dalla mia posizione (nonostante le affinità). Diciamo che nel gruppo ci sono personaggi più influenti di me…”

Da questo genere di dichiarazioni non riesco a non restare del tutto sconcertato. Il buon Sandro Iannotta, ritiene con tutta probabilità che di questi tempi c’è ancora chi crede al politichese puro. Quindi, eccolo pronto a propinarci una prospettiva politica del tutto originale e a cui, secondo lui, tutti noi dovremmo credere: nel suo gruppo, lui continua a restare espressione di minoranza, ma su un binario parallelo e indipendente dalla sua volontà ed appartenenza, un autorevole membro dello stesso gruppo potrebbe tranquillamente diventare assessore della Giunta cui Iannotta si “oppone” in Consiglio Comunale: meraviglia delle meraviglie.

Trovo (a meno che non mi sbagli di nuovo, proprio come accadde a suo tempo con Luca Montagna) che ci sono più probabilità di vedere Vendola candidato alle prossime politiche col PdL che non Gigi Mollo (mio amico e persona che non ha bisogno della politica per vivere e lavorare) in Giunta con Giosi Ferrandino. Certo è, però, che questo genere di “politica”, caro Sandro, mi dà il voltastomaco! Scusa la sincerità.

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