“Mi chiamo Cristina Balestriere e vengo da Ischia!”
Avrebbe potuto anche stonare come una campana, la nostra Cristina. Ma il suo sorriso, l’innata gioia di vivere, la sua esecuzione di un brano tutt’altro che semplice (che pur non essendo stata la migliore tra quelle ascoltate di certo non ha sfigurato, specialmente quanto a tenuta della scena) e, soprattutto, la prontezza densa di sicurezza ed orgoglio con cui ha risposto alla fatidica domanda di Piero Pelù (“Chi sei?”), hanno riempito di gioia il cuore di qualsiasi ischitano che ami la sua terra.
Io ero tra quelli, ieri sera! E anche per questo, al di là della storica simpatia e stima che ho di questa ragazzona di casa nostra, continuerò a fare il tifo per lei: una figlia di Ischia, convinta più che mai che la sua Isola rappresenti ancora un valore aggiunto o, in ogni caso, una caratteristica di cui essere fiera.
Forza Crì!
Leggi tuttoBasta morti sulle strade ad Ischia!
Un dolore per tutti noi, l’ennesima morte sulle nostre strade: questa volta è toccato al ventitreenne Alfredo Francescon, pochi mesi fa a Renato Mastrogiovanni e poco prima a Clemente Buono, senza volerci allungare troppo tra i ricordi spiacevoli provocati da un problema mai risolto: l’inciviltà automobilistica dalle nostre parti!
Un episodio, quello di stamani, che fa il verso all’ormai imminente installazione dell’illuminazione alla Sopraelevata, teatro di tanti altri incidenti mortali simili a quello odierno; una specie di verdetto-beffa che sembra dire: “Pensate che il problema sia solo l’assenza di luci?”
L’ho scritto il 22 maggio scorso (leggi il post) e lo ripeto ancora: ormai siamo ad un punto di non ritorno, che rende indispensabile la presenza costante di impianti-tutor per il controllo elettronico della velocità. Non c’è soluzione diversa affinché altre famiglie non siano costrette, in futuro, a piangere prematuramente i loro figli o comunque uno dei loro cari! Altro che indignarsi per le foto dell’accaduto: rifletteteci bene!
Leggi tuttoBenedetto, ancora oggi hai ragione!
Eravamo tra la seconda metà dell’ottocento e la prima del novecento, ma già una mente superiore come quella di Benedetto Croce riusciva a partorire considerazioni che, ancora oggi, sono più che attuali.
All’epoca, il noto idealista scriveva senza esitazione: “Il vero politico onesto è il politico capace!“. Ho sempre creduto molto in questa massima, sin dalla prima volta che mi fu citata dal “solito” Peppino Brandi e mi è tornata in mente assistendo alle prime dichiarazioni dei nuovi protagonisti del Parlamento italiano.
Ho vissuto la “voglia di nuovo a tutti i costi” del ’94 e ne fui protagonista; ho ravvisato la necessità dell’apporto d’esperienza politica con cui abbiamo vinto le elezioni ischitane nel 2002, ma in ogni caso non ho mai creduto al “vecchio” quale male assoluto per antonomasia.
“Governo dei partiti? No! Governo tecnico? Vedremo! L’ultimo governo tecnico è stato il più politico di tutti“. Capigruppo parlamentari a scadenza trimestrale eletti per alzata di mano . Incompetenza diffusa. Luoghi e procedure: queste sconosciute. Quest’affascinante nuovo che avanza, denso di palese, inconfutabile incapacità e tanta predicata (ma non ancora praticata) trasparenza, mi preoccupa almeno quanto la potenziale disonestà dei protagonisti. E Voi, che ne pensate? Tanto, “cchiù ner r’a mezanott nun po venì!”
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