Ricercare nuovi mercati: un atto dovuto che condanna l’Italia
La ricerca all’estero di nuovi mercati per le aziende italiane rappresenta un atto dovuto e una concreta opportunità di sviluppo per i suoi imprenditori. Russia, Brasile, Cina, Emirati Arabi, India, sono ormai alcune tra le mete più gettonate dalle aziende italiane pronte e ben organizzate all’esportazione, che in breve tempo vi riescono a raccogliere numeri più che interessanti in termini di fatturato.
Al tempo stesso, è deprimente come questa pratica ormai diffusissima sottintenda un naturale, progressivo regresso della qualità dell’economia di casa nostra. A ciò si aggiunge la dismissione della forza lavoro da parte di molte realtà produttive, pronte a trasferirsi senza particolari problemi in quei paesi dove gli oneri di manodopera per l’imprenditore sono molto più bassi rispetto all’Italia.
Si parla di progressiva ripresa dell’Italia e dell’Europa; ma a dire il vero, in concreto, i segnali sono tutt’altro che incoraggianti. Le parole hanno ancora il sopravvento sui fatti e all’orizzonte non vi sono provvedimenti seri in grado di sostenere l’impresa e i lavoratori con adeguati incentivi per tutti.
Rivolgere attenzioni verso l’estero, in un senso o nell’altro, aiuta di certo le imprese ma, di fatto, condanna lo status politico, economico e sociale della nostra nazione.
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“Tre bicchieri”, finalmente!
Già diversi anni fa, in una delle nostre tante scorribande venatorie in cerca di beccacce, il mio amico Andrea D’Ambra si lamentava del fatto che “Gambero Rosso” continuava a ignorare la sua pur valida (e io aggiungo pregevole) produzione vinicola ai fini dei rituali riconoscimenti a suon di “bicchieri”. Ciononostante, la mission di Casa D’Ambra non è mai cambiata, anzi, ha mantenuto inalterati i propri standard, assicurando vini sempre migliori.
Oggi, i “tre bicchieri” dedicati al mitico “Biancolella Tenuta Frassitelli 2012” (un vino che delizia palati di tutto il mondo ormai da diversi lustri) sono il giusto premio al coraggio di Andrea, che con la sua famiglia ed un team affiatato onora tra mille sacrifici conditi da passione e professionalità la tradizione ischitana del “nettare di Bacco” e i generosi Eubei, che nel lontano VIII secolo a.C. ci insegnarono quanto di buono ricavabile dall’uva.
Casa D’Ambra, una delle tante eccellenze di quell’Ischia che piace a noi. Bravo, Andrè!
Leggi tuttoCon Lui, oggi il Cielo è più ricco
Non è questa la sede per tessere le lodi del Vescovo d’Ischia “per eccellenza”, quello che passerà alla storia senza il permesso di nessuno e a prescindere dalle parole di circostanza.
In queste poche righe, insieme alla mia famiglia, intendo rendere omaggio all’Uomo, prima che al Pastore, che con il Suo esempio ha fortemente segnato il mio cammino cristiano; e soprattutto, che ha scelto di onorare me ed i miei cari di rispetto ed amicizia sinceri, accompagnandoci con la sua presenza spontanea in tanti momenti importanti.
Grazie, Padre Filippo, della stima e della considerazione che, indegnamente, ci avete sempre concesso. Grazie di aver amato e rispettato Ischia e la sua gente molto di più di tanti Ischitani. Grazie di aver rappresentato per tutti noi un inestimabile dono di Dio, la cui perdita rende la nostra terra più povera ma senz’altro più ricco il Cielo.
Per noi, Filippo “il grande”. Per sempre.
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