Il Paese dorme
La politica al Valium -come l’ho sempre definita- di Giosi Ferrandino ha ulteriormente addormentato il Paese. Ischia è in preda a un totale torpore, dovuto per metà al carattere socialmente remissivo della sua gente e per l’altra metà da una classe politica totalmente ossequiosa dei disegni personali del leader maximo di Via Iasolino, pronto a cimentarsi di qui a breve nella campagna elettorale per il Parlamento Europeo.
Com’è possibile che nessuno si ribelli, specialmente tra i cosiddetti “addetti ai lavori”, a questo stato di cose? Possibile che il “tutto va bene, madama la marchesa” rispecchi effettivamente la temperatura indicata dal termometro del Comune di Ischia e, se vogliamo, dell’Isola intera? Siamo noi che non abbiamo capito nulla o sono loro che vivono fuori dal mondo reale?
E’ chiaro che io mi riferisco sì al Comune di Ischia; ma sono al tempo stesso già proiettato in quell’ottica che vorrebbe analizzare i problemi dell’Isola in modo unitario, magari con amministratori che prima di pensare ai cazzetti propri, abbiano realmente a cuore le sorti di un territorio baciato da Dio che, giorno dopo giorno, stiamo riuscendo a logorare irrimediabilmente.
Intanto… il Paese dorme!
Leggi tuttoIl problema non è il vecchio o il nuovo
Il nuovo Sindaco del secondo Comune isolano per numero d’abitanti non può e non deve passare inosservato. E’ vero, come ama ripetere l’amico Abramo De Siano, che “Ischia è Ischiacentrica” (sottolineando così l’importanza del Comune-capoluogo negli equilibri isolani), ma è da tempo giunto il momento di auspicare il meglio a tutte le realtà amministrative di casa nostra, in vista del tanto agognato e vituperato Comune Unico.
Personalmente sono buon amico di Franco Regine, che stimo non poco come medico; ritengo, altresì, che dopo il suo decennio, il Comune del Torrione abbia bisogno di una sterzata non indifferente, specie rispetto agli ultimi tempi in cui il Sindaco uscente si è arrovellato, insieme ai suoi, in una sorta di labirinto dal quale non ha saputo uscire e vedendosi costretto a rinunciare, insieme ai suoi, anche alla benché minima rappresentanza diretta nelle elezioni appena trascorse.
A Francesco Del Deo, persona senz’altro distinta e brillante, auguro di riuscire a dimostrare che per un Sindaco che si rispetti, il problema non sta nel solito concetto fritto e rifritto del vecchio e del nuovo, bensì nella reale fattività dei singoli e nel riuscire a testa alta e a costo dell’impopolarità a perseguire il bene comune, nel rispetto del programma e, soprattutto, del Paese.
E senza nulla togliere alla primogenitura colelliana, l’esortazione è d’obbligo: “Forza, Forio!“
Leggi tuttoSì, si sta proprio perdendo tempo!
Se il voto degli Italiani ha deciso di non far vincere nessuno; se il PD di Bersani si è arroccato su posizioni tanto personalistiche quanto basate sull’odio atavico contro Berlusconi e noncuranti delle esigenze del Paese; se Beppe Grillo ha deciso di continuare sulla sua rispettabile ma senz’altro discutibile strada “fuori dagli schemi”; se i “Mont(ezemol)iani” ora preferiscono difendere la permanenza al Governo della squadra del premier dimissionario… che male c’è ad ammettere che, purtroppo, bisogna tornare a votare?
Ho finora ammirato il Presidente Napolitano e la sua capacità di mantenere un equilibrio perfetto ed equidistante in una fase oltremodo difficile per il Paese. Ora, però, l’ostinazione ad un’alternativa “mediana” a tutti i costi che nessuno sembra volere appare veramente quale inutile e dannosa perdita di tempo.
Sono d’accordo con Matteo Renzi! E per dirlo un uomo storicamente di centrodestra come me, immaginate quale consenso potrebbe intercettare il Sindaco di Firenze qualora decidesse di candidarsi alle prossime elezioni, anche fuori dalla gabbia del PD che lo ha respinto con forza per difendere i propri apparati e ora, pur senza ammetterlo, sta rimpiangendo certe scelte che hanno portato alla sconfitta di fatto in elezioni già vinte da tempo.
Cosa si sta aspettando?
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