Il “repulisti” di Berlusconi comincia dalla Campania?

Nicola Cosentino

A malincuore, ma lo escludo!“. Chiare le intenzioni di Silvio Berlusconi manifestate ieri a “Porta a Porta” nei confronti sia di Nicola Cosentino (nella foto), sia degli altri parlamentari indagati (come Milanese e Papa) che, a quanto pare, non troveranno posto nelle liste di Camera e Senato in Campania.

Quella del “Cavaliere” potrebbe rappresentare una scelta d’eccellenza, ma soprattutto la dimostrazione di essere pronto a rinunciare a forti flussi di consenso, pur di rifare il look ad una classe dirigente quanto meno discutibile. Un “repulisti”, quello di cui necessita il PdL, che non ha certo bisogno di singoli capri espiatori, bensì di un accurato metodo di selezione che abbandoni i criteri adottati sino a questo momento.

Il 20 e 21 gennaio si avvicinano. Presto scopriremo se Berlusconi avrà coraggio a sufficienza per provare a vincere questa sfida impossibile.

 

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Verso le elezioni politiche: che casino…

Ne stiamo vedendo di tutti i colori da mesi: crisi, primarie, spread, euro/sì, euro/no, ritiri, ridiscese in campo, unità, divisione, tagli alla spesa pubblica e, soprattutto BENE DEL PAESE.

Poiché (anche se sarete in tanti a non credermi) difronte a questo gran casino mi sento estremamente disorientato anch’io, ho fatto mia la richiesta di tanti amici ed estimatori i quali, incontrandomi o sentendomi, mi continuano a chiedere: “Ma cosa faremo alle prossime politiche?”

Ecco perché, sulla mia pagina Facebook, ho cominciato a pubblicare gli indirizzi programmatici dei quattro principali partiti italiani, tenendo conto in questo senso anche dei dati emergenti dagli ultimi sondaggi ovvero della reale novità che possono rappresentare. Almeno chi ha voglia di farsi un’idea, può cominciare a leggere qualcosa.

Alla base di tutto, resta il problema UOMINI, specie in questo drammatico vuoto ideologico che ormai da anni si è venuto a creare. E con certi uomini in lizza (prevalentemente gli stessi di sempre), siamo poi così incoraggiati a scegliere?

Inutile dirVi che sono pronto a rispondere alle Vostre domande o ai commenti che vorrete postarmi.

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Noi, quelli fieri del ’94!

Facile chiamarci illusi, incantati, sognatori, gente senza storia politica: non eravamo in pochi -tutt’altro- ad aver creduto nel messaggio di speranza che partiva da un uomo di indiscutibile successo. Noi siamo quelli del ’94, uomini e donne di varie età che credevano in un Paese che poteva e doveva migliorare.

Oggi, dopo diciotto anni, dopo essere in tanti già da tempo a sentirsi in qualche modo traditi e delusi da lui, quell’uomo di successo si è fatto da parte, sancendo a tutti gli effetti la chiusura di un’epoca che al di là di pochi provvedimenti di indubbia utilità, non ci ha portato oltre quella mera speranza, rimasta tale. Resta, però, l’orgoglio e la fierezza di averci creduto con tutto il cuore e, soprattutto, di averci messo la faccia, quasi sempre investendo a fondo perduto, ma convinti più di sempre della bontà di ciò che facevamo e delle nostre idee.

Da qui ad aprile, saremo in tanti a dover decidere la strada da seguire. Ma nessuno potrà impedirci, nel nostro piccolo, di continuare a provare emozione e nostalgia nel ricordare lo sventolio di quella bandiera, le note di quell’inno e la preziosa esperienza che tutto quel tempo dedicato al Paese rappresenterà, per tutti noi e in tanti modi diversi, anche nelle scelte che verranno.

Chi non ha passato non ha storia! E di questa piccola storia, noi -quelli del ’94- siamo comunque fieri!

 

 

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