Istituto Europeo del Restauro: “nemo propheta in patria”
Sarà l’Istituto Europeo del Restauro di Ischia, guidato da Teodoro Auricchio ed Annalisa Pilato, a restaurare il coro ligneo opera di Ippolito Cavalieri (1798) della Cattedrale di Ragusa, patrimonio dell’UNESCO. Un alto traguardo che conferma nuovamente il prestigio e la qualità dell’ Istituto che ha sede nel Castello Aragonese di Ischia .
L’intervento prevede l’impegno di 18 restauratori provenienti da differenti paesi e regioni italiane, guidati proprio da Auricchio, esperto del settore di fama internazionale ed ormai da anni ischitano d’adozione, sostenuto tecnicamente dalla BOSCH ITALIA – CORAL di Torino -ELEN Group di Firenze.
Inevitabile, da parte mia, evidenziare ancora una volta il totale disinteresse dell’amministrazione di Giosi Ferrandino rispetto a questa importante realtà tutta ischitana, del tutto trascurata anche quando, di concerto con il Circolo Sadoul, si è preferito affidarsi ai restauratori di Dresda. C’è da dire, inoltre, che più di un anno fa, nel corso di un consiglio comunale, proposi personalmente al sindaco di mettere a disposizione dell’Istituto, nei mesi invernali, i locali della Torre di Guevara precedentemente occupati dalla Banda Musicale, affinché potesse depositarvi importanti oggetti lignei che sarebbero stati oggetto di restauro da parte di allievi dell’Istituto provenienti da ogni parte del mondo. In cambio, Teodoro e Annalisa avrebbero garantito il restauro di un’opera sacra presente sul territorio comunale, a scelta dell’amministrazione.
Apparentemente la risposta di Ferrandino fu positiva, salvo poi trincerarsi nel solito mutismo, lasciando del tutto inevasa la richiesta dell’Istituto. Anzi, cosa ancor più grave (e non ho motivo di dubitare che sia vera), quando Annalisa Pilato si recò da lui per capire il motivo del totale silenzio a fronte dell’istanza presentata, il primo cittadino le chiese: “Lei di che orientamento politico è?”
Ogni ulteriore commento è superfluo! Intanto, bravi ragazzi: per la cultura, quella vera, verranno tempi migliori.
Leggi tuttoImmobili comunali: non se li fila nessuno!
Nonostante il ribasso, come da me ampiamente previsto, anche il secondo incanto dell’asta per la vendita dei famigerati immobili comunali è andato deserto.
Si profila dunque un autunno nero per l’amministrazione Ferrandino, ma soprattutto per il Paese, verso un assestamento di bilancio che dovrà fare i conti con le previsioni a dir poco pressapochistiche di questa sprovveduta maggioranza e dei suoi tecnici.
Come per i nove milioni della fantomatica vendita del Polifunzionale alla Provincia di Napoli, il sindaco Giosi Ferrandino si troverà dall’alto della gestione in prima persona della delega al bilancio e finanze, a dover reperire anche i circa quattro milioni che sperava di ottenere dall’alienazione della casa del fanalista al Castello, delle case e dei negozi derivanti dalla donazione De Luca ad Ischia Ponte, dal Duilio e dalla Zi’ Nannina.
Sono proprio curioso di capire quale altra alchimia di finanza creativa l’attuale sindaco dovrà inventarsi per evitare di far sprofondare il nostro Comune in un irreparabile baratro finanziario.
Leggi tuttoSfrattati dalle banchine Palazzo D’Ambra e Fraulese: altro che “colpa di Davide Conte”…
Negli ultimi giorni gli occupanti residenti dei posti barca alle banchine di Palazzo D’Ambra e Fraulese (che, ricordiamo, sono in concessione al Comune di Ischia per “pubblica utilità”) si sono visti recapitare l’ordine di liberare tale tratto di banchina dalle loro imbarcazioni. Quando qualcuno di loro ha chiesto spiegazioni su tale provvedimento, dal Comune pare gli sia stato risposto: “E’ colpa di Davide Conte e delle denunce che sta presentando!”