Pubblicato da Davide Conte il 18 01 2012 in Blog

Se dicessi che Nicola Crisano mi è simpatico direi una bugia, anche se la mia esperienza personale mi impone di non giudicare mai chi non conosci di persona. In molti casi, in particolare all’inizio della sua esperienza ischitana, certi atteggiamenti spocchiosi, spesso irriverenti non solo verso gli uditori ma finanche dell’italiano più spicciolo, erano riusciti a dipingere un quadro tutt’altro che piacevole di quello che, secondo diverse referenze, era definito calcisticamente parlando “lo scarto di Procida sbarcato ad Ischia“.
Dopo il giro di boa del campionato in corso, i fatti danno ragione a questa specie di brutto anatroccolo (nel senso cordiale del termine). Sarà pure il cugino di Ciro Ferrara, sarà pure fortunato, sarà pure opportunista, sarà pure imbranato nelle pubbliche relazioni (i suoi interventi pre-campionato, specie da aspirante Masaniello su Facebook, erano simili alle movenze di un elefante in una cristalleria): ma se l’Ischia Isolaverde oggi sta nuovamente facendo sognare i suoi tifosi, il merito non è certo di Giosi Ferrandino, ma esclusivamente suo.
Oggi Nicola Crisano e con lui l’Ischia e Ischia, raccoglie i frutti delle sue illustri parentele (che se non adeguatamente gestite non porterebbero a nulla di buono), di una buona dose di fortuna (che storicamente aiuta gli audaci e non gli ignavi) e un pò di sano opportunismo che non guasta mai (cavalcare le manie di grandezza di un sindaco che anziché risolvere i problemi del Paese pieno di debiti per colpa sua, pensa prima alla squadra di calcio e ti paga per aiutarlo, non è roba che capita tutti i giorni), dimostrando che tirando le somme, anche da imbranato (o, se preferite, facendo il matto per non andare in guerra), alla fine si possono raggiungere risultati insperati.
Non fa nulla se ai tifosi di casa nostra la partita di oggi con la nazionale Under 21 è parsa come un trionfo, ignorando che una volta assicurato il risultato, la squadra azzurra del cugino di Crisano non avrebbe mai infierito più di tanto sull’undici ischitano; non importa se non riusciamo a capire quale motivo si celi dietro l’improvvisa folgorazione amorosa del patron Carpisa-Yamamay per i colori gialloblù; non importa se e come, fino a fine campionato, verranno onorati i costi di una campagna acquisti al momento riuscitissima (e se non ti sai muovere nell’ambiente, quando ci riesci?) e di una gestione faraonica per una quarta serie, al punto da non sapere cosa succederà nella prossima assemblea che si terrà al CIS tra poche ore; e nemmeno importa (ma questo lo sappiamo tutti) come mai la grande passione per l’Ischia Calcio del sindaco Ferrandino sia venuta fuori con tanta veemenza solo in questo campionato e non anche negli anni precedenti, con le dirigenze targate Ischia. I nodi, come sempre, prima o poi verranno al pettine: ma al momento, ciò che non si discute, è che finora Nicola Crisano sta avendo ragione.
Intanto, chapeau! Del doman non v’è certezza, ma… almeno calcisticamente parlando, speriamo bene.
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Pubblicato da Davide Conte il 11 01 2012 in Blog

Il comunicato di Giosi Ferrandino che fa seguito al suo vertice con il PD napoletano (lo trovate su www.tgischia.it) è a dir poco patetico.
Il sindaco d’Ischia continua imperterrito a raccontare balle spaziali, fidando sul naturale torpore che avvolge la nostra cittadinanza rispetto ai “fatti della politica”. E insistendo ancora sui bilanci comunali disastrati (come se lui non ne sapesse niente del “fiasco dell’olio” da nove anni a questa parte), dei trasferimenti economici da parte del Governo centrale (ad Ischia sono tutt’altro che diminuiti) e sul solito chiacchieratissimo “bene del Paese”, prova per l’ennesima volta a giustificare il pastrocchio PD-PDL attuato con parte della minoranza consiliare. Per fortuna, pare che stavolta lo schifo generale verso tale iniziativa senza precedenti cresce di giorno in giorno: lui stesso se ne rende conto giorno dopo giorno.
Il massimo dell’autoesaltazione viene raggiunto quando Ferrandino dichiara: “Verrà quindi chiesto ai Partiti, per il tempo strettamente necessario, un passo indietro nella prossima tornata elettorale per favorire il percorso avviato sull’Isola d’Ischia, che rappresenterà un’esperienza esclusivamente “civica”, indispensabile per semplificare il quadro amministrativo locale, portando avanti, quindi, una grande riforma che necessita del consenso più ampio per essere realizzata e che serva ad avviare una fase costituente per nuovi assetti istituzionali, più rispondenti alle esigenze del territorio e dei cittadini a fronte delle sfide che ci attendono.” Politichese puro, che non tiene conto del fatto che è impensabile che i due partiti più grandi d’Italia (da cui Ferrandino, abituato a saltare di qua e di là, pensa di poter salirvi e scendervi come su un tram, secondo le proprie trovate) rinuncino a presentare liste con il proprio simbolo in un Comune in cui si vota a doppio turno. A meno che… u’pesce nun fet r’a cap!
Ma la palla megagalattica con cui Giosi ostenta la sua faccia tosta è quella con cui, a proposito delle demolizioni, dichiara che la sua amministrazione “continuerà a battersi, anche insieme ad altre amministrazioni della Regione Campania, affinché una norma nazionale possa intervenire per chiarire definitivamente l’applicabilità (ove possibile) del condono 2003 anche nelle nostre zone così come avvenuto per i precedenti del 1985 e 1994.” Di grazia, sindaco, in merito al “continuerà a battersi“, mi ricorderesti quali sono state esattamente le tappe della battaglia compiuta dalla tua amministrazione contro la totale inerzia del Governo Berlusconi -e mettiamoci anche quello attuale- nell’adozione di un provvedimento risolutivo che evitasse la rovina di tante famiglie oggi senza tetto, oltre al terrore di migliaia di altre che aspettano le ruspe dall’oggi al domani? Io sono rimasto alla conferenza dei capigruppo convocata su mia richiesta un annetto fa e mai più convocata nonostante le mie tantissime sollecitazioni. Mi sfugge qualcosa? Spiegalo anche ai Cittadini!
Mi rifiuto di accettare che il mio Paese rischi di avere un sindaco-pallista per altri cinque anni. E Voi?
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Pubblicato da Davide Conte il 2 01 2012 in Blog
Alea iacta est: con l’ingresso in Giunta di Luigi Mattera e Gigi Mollo, il “caularone” da oggi è ufficiale a tutti gli effetti.
Dedicare troppe parole a questo modo scellerato di interpretare la politica e, soprattutto, il mandato popolare, significherebbe legittimarne l’importanza. Di contro, però, non sarebbe giusto neppure sottacerlo acriticamente, dando modo a qualcuno di ammettere che nell’accezione scontata che “la politica è l’arte del possibile“, anche questo genere di pastrocchi possa rientrare nella normalità.
Non mi appassiona più di tanto (anche perché “nun ce vo a’zingara”) trovare una ragione plausibile perché Giovanni Sorrentino, Paolo Ferrandino, Luigi Mattera, Gennaro Scotti, Sandro Iannotta, Gigi Mollo e Mario Amalfitano, in barba al mandato popolare ricevuto dopo una competizione CONTRO Giosi Ferrandino e compagni, oggi decidano di annullare quattro anni e mezzo di chiacchiere (perché a questo punto tali si dimostrano) per saltare impunemente dall’altra parte della barricata. Ciò che mi preoccupa, invece, è capire fino a che punto gli Elettori, la Gente comune, quella che vive sulla propria pelle il momento difficilissimo che Ischia, più dell’Italia intera, attraversa da tempo e che Giosi Ferrandino non ha tenuto in alcun conto nell’arco del suo mandato, intenderanno mostrare il giusto sdegno verso questo genere di trasformismo che con il bene del Paese non ha alcunché da spartire, oppure continueranno a sottostare a tutto e tutti pur di non rinunciare ai piccoli piaceri del proprio orticello, lasciando che il resto vada inevitabilmente a farsi benedire.
In attesa di un’alternativa credibile e utile a ritenere che nulla è ancora perduto e non esiste alcuna vittoria scontata per questo genere di accozzaglia trasversal-clientelare, le elezioni di maggio resteranno l’ultima spiaggia per quel sussulto d’orgoglio con cui la gente di Ischia deve dimostrare di voler reagire. Diversamente, significherà che sono proprio questi gli amministratori (la minuscola è tutt’altro che casuale) che ci meritiamo.
(photo: tgischia.it)
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