Resterò laddove la Gente mi ha chiesto di stare!
Vi propongo di seguito la lettera che ho indirizzato al Direttore di TgIschia.it, Gaetano Di Meglio, dopo il suo articolo che evidenziava l’apertura nei miei confronti da parte del sindaco Giosi Ferrandino a partecipare al cosiddetto “caularone” politico al Comune di Ischia. Spero chiarisca una volta e per tutte come la penso al riguardo!
Caro Gaetano, ho letto e condiviso su Facebook l’articolo in cui narri della “apertura” che ieri in tv Giosi Ferrandino ha riservato ad una mia eventuale partecipazione a quello che Tu, per primo, hai giustamente definito con l’accezione casamicciolese di “Caularone”. Una disponibilità al ragionamento che smentisce le malelingue di Via Marone e soprattutto il solito “vecchio” il quale, pur di non tacere, ha rimediato nei miei confronti l’ennesima figuraccia, dichiarando alla stampa locale il suo ineffabile “Ma chi lo pensa… non se lo prende nessuno… non ci interessa”. Palese dimostrazione che la considerazione di cui gode il suo pensiero da parte del sindaco in carica è pressoché vicina allo zero.
Ringrazio Giosi, ma diciamo che conoscendomi da cinque lustri e più, avrebbe anche potuto farne a meno. Lui, come chiunque mi conosce bene, sa perfettamente di non potermi equiparare a chi, anziché svolgere correttamente il suo ruolo, sta pensando di salire sul carro dei vincitori per placare nel modo più agevole le proprie smanie di potere, o -peggio ancora- rimediare al totale fallimento della propria autoproposizione. Ma soprattutto, Giosi sa bene che sono informato e sveglio a sufficienza per non credere ad una sola delle frottole che ha raccontato ieri sera in diretta a Teleischia.
Resto, quindi, laddove la gente mi ha chiesto di stare, cioè in minoranza; e comunque vadano le cose, continuerò sino al termine del mandato a fare le pulci a quest’amministrazione da dimenticare e ai suoi disastrosi protagonisti. Per le elezioni, poi, sai bene come la penso, nella speranza che quanto prima la platea dei dissenzienti da questo modo balordo di fare politica si allarghi sempre di più.
Grazie dell’ospitalità.
Leggi tuttoIstituto Europeo del Restauro: “nemo propheta in patria”
Sarà l’Istituto Europeo del Restauro di Ischia, guidato da Teodoro Auricchio ed Annalisa Pilato, a restaurare il coro ligneo opera di Ippolito Cavalieri (1798) della Cattedrale di Ragusa, patrimonio dell’UNESCO. Un alto traguardo che conferma nuovamente il prestigio e la qualità dell’ Istituto che ha sede nel Castello Aragonese di Ischia .
L’intervento prevede l’impegno di 18 restauratori provenienti da differenti paesi e regioni italiane, guidati proprio da Auricchio, esperto del settore di fama internazionale ed ormai da anni ischitano d’adozione, sostenuto tecnicamente dalla BOSCH ITALIA – CORAL di Torino -ELEN Group di Firenze.
Inevitabile, da parte mia, evidenziare ancora una volta il totale disinteresse dell’amministrazione di Giosi Ferrandino rispetto a questa importante realtà tutta ischitana, del tutto trascurata anche quando, di concerto con il Circolo Sadoul, si è preferito affidarsi ai restauratori di Dresda. C’è da dire, inoltre, che più di un anno fa, nel corso di un consiglio comunale, proposi personalmente al sindaco di mettere a disposizione dell’Istituto, nei mesi invernali, i locali della Torre di Guevara precedentemente occupati dalla Banda Musicale, affinché potesse depositarvi importanti oggetti lignei che sarebbero stati oggetto di restauro da parte di allievi dell’Istituto provenienti da ogni parte del mondo. In cambio, Teodoro e Annalisa avrebbero garantito il restauro di un’opera sacra presente sul territorio comunale, a scelta dell’amministrazione.
Apparentemente la risposta di Ferrandino fu positiva, salvo poi trincerarsi nel solito mutismo, lasciando del tutto inevasa la richiesta dell’Istituto. Anzi, cosa ancor più grave (e non ho motivo di dubitare che sia vera), quando Annalisa Pilato si recò da lui per capire il motivo del totale silenzio a fronte dell’istanza presentata, il primo cittadino le chiese: “Lei di che orientamento politico è?”
Ogni ulteriore commento è superfluo! Intanto, bravi ragazzi: per la cultura, quella vera, verranno tempi migliori.
Leggi tuttoImmobili comunali: non se li fila nessuno!
Nonostante il ribasso, come da me ampiamente previsto, anche il secondo incanto dell’asta per la vendita dei famigerati immobili comunali è andato deserto.
Si profila dunque un autunno nero per l’amministrazione Ferrandino, ma soprattutto per il Paese, verso un assestamento di bilancio che dovrà fare i conti con le previsioni a dir poco pressapochistiche di questa sprovveduta maggioranza e dei suoi tecnici.
Come per i nove milioni della fantomatica vendita del Polifunzionale alla Provincia di Napoli, il sindaco Giosi Ferrandino si troverà dall’alto della gestione in prima persona della delega al bilancio e finanze, a dover reperire anche i circa quattro milioni che sperava di ottenere dall’alienazione della casa del fanalista al Castello, delle case e dei negozi derivanti dalla donazione De Luca ad Ischia Ponte, dal Duilio e dalla Zi’ Nannina.
Sono proprio curioso di capire quale altra alchimia di finanza creativa l’attuale sindaco dovrà inventarsi per evitare di far sprofondare il nostro Comune in un irreparabile baratro finanziario.
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