Sfrattati dalle banchine Palazzo D’Ambra e Fraulese: altro che “colpa di Davide Conte”…
Negli ultimi giorni gli occupanti residenti dei posti barca alle banchine di Palazzo D’Ambra e Fraulese (che, ricordiamo, sono in concessione al Comune di Ischia per “pubblica utilità”) si sono visti recapitare l’ordine di liberare tale tratto di banchina dalle loro imbarcazioni. Quando qualcuno di loro ha chiesto spiegazioni su tale provvedimento, dal Comune pare gli sia stato risposto: “E’ colpa di Davide Conte e delle denunce che sta presentando!”
Una class action per la Festa di Sant’Anna: io ci sto!
L’evento più importante dell’Isola ha subito quest’anno una notevole mortificazione sul piano organizzativo, a causa delle azioni del tutto sconclusionate da parte dell’amministrazione guidata da Giosi Ferrandino e Luigi Boccanfuso. Vi sono posizioni debitorie importanti e senza precedenti che risalgono all’edizione 2010 e che al momento sono state sensibilmente incrementate dall’edizione appena trascorsa; e a mio avviso c’è più di un semplice timore che la vita della Festa sia seriamente a rischio.
Penso che indipendentemente da chi, il prossimo anno, sarà preposto per conto del Comune a decidere in merito alle sorti dell’evento più importante dell’Isola, tutti i veri appassionati della Festa di Sant’Anna (Geppino Cuomo, Lello Postiglione, Giovanni D’Amico, Luca Mazzella, i Sorrentino, gli amici del Largo dei Naviganti, gli appassionati costruttori di Ischia e degli altri Comuni, gli Ischitani tutti e quanti altri con i quali mi scuso sin da ora di averli involontariamente omessi da questo breve elenco) dovrebbero cominciare sin da ora un ragionamento serio e professionale per dettare le regole in vista dell’ottantesima edizione della Festa, coinvolgendo appieno le associazioni, la Chiesa locale, qualche sponsor importante e soprattutto i giovani, che devono rappresentare il futuro della Festa di Sant’Anna.
Oggi, ciò che serve è una sorta di class action a tutela di un evento che supera i settant’anni di storia e che non può e non deve più dipendere esclusivamente dalla volontà politica. Chiunque a maggio sarà eletto al Comune, dinanzi a un programma serio e rispettoso di tutto e tutti, tradizione in primis, non potrà che prenderne atto. Diversamente, visti i tempi, temo che dal 2012 questo clima di assoluta improvvisazione dell’ultim’ora non basterà più.
(photo: Giorgio Di Iorio)
Leggi tuttoCi sono riusciti anche con Ischia Jazz!
Pur risparmiando -a differenza di Attila- l’erba, i giardinetti e i fiorellini tanto cari al sindaco Ferrandino e alle casse comunali, il processo distruttivo di quest’amministrazione e in particolare dell’assessorato al turismo targato Boccanfuso-D’Ambra continua senza soluzione di continuità.
Adesso è il turno di ISCHIA JAZZ: ci sono volute solo tre edizioni, dopo aver collezionato nel 2008 una figuraccia memorabile con Carlo Pagnotta e Umbria Jazz al punto da costringerlo a salutare e andarsene, per far sì che quello che era diventato a pieno titolo uno degli appuntamenti di settore più prestigiosi nel panorama settembrino del jazz che conta, scomparisse del tutto. Laconico quanto patetico l’annuncio “ASPETTANDO ISCHIA JAZZ FESTIVAL – 22/12/11 30/04/12”, che specie in virtù delle precedenti esperienze invernali non lascia presagire nulla di buono, ma soprattutto non rimuove l’onta dell’appuntamento mancato, certo non sostituibile con il concerto del mio amico Tullio De Piscopo in programma il 9 settembre in Piazzetta.
Ogni commento è superfluo!
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