Giosi, per caso si sta rompendo il giocattolo?

Il casus belli di Carmine Bernardo che, contro tutto e tutti, chiede ed ottiene nell’ordine del giorno del consiglio comunale la discussione per la revoca in autotutela la delibera sul Polifunzionale e attaccare dirigenti, funzionari e imprese colpevoli del mancato collaudo; il reintegro di Gennaro Giametta a seguito di accordo transattivo, che ha messo di nuovo in discussione i rapporti tra Enzo Ferrandino e la maggioranza; il caso Ischia Risorsa Mare – Megayachts e la visita della Capitaneria negli uffici della partecipata “portuale” dopo la mia interrogazione e il servizio de “Il Dispari”: tutto lascia pensare che il buon sindaco Giosi Ferrandino non riesca più a controllare né il suo operato, né quello di chi lo circonda. E chi vive il palazzo di Via Iasolino ogni giorno, è pronto a giurare che l’aria che si respira è più che mai simile a quella del 2006, quando Peppe Brandi e i suoi (quindi anch’io) furono mandati a casa con un anno di anticipo.

Un’implosione annunciata ma che finora, sia grazie all’abilità equilibristica del primo cittadino, sia all’insipienza di chi lo ha sempre assecondato pur di coltivare il proprio, scarno orticello, non si era mai concretizzata più di tanto.

Anche se la speranza è l’ultima a morire, consentitemi una buona dose di scetticismo rispetto agli “attributi” di chi dovrebbe dire BASTA a questo assurdo stato di cose, ma soprattutto rispetto all’affidabilità di chi, dall’altra parte della barricata, dovrebbe mantenere le posizioni assegnategli dall’elettorato resistendo alle tentazioni di passare dall’altra parte della barricata.

E per farVi intendere (ammesso ce ne fosse ancora bisogno) quanto questa amministrazione sia lontana dai problemi reali del Paese, trovo emblematica la dichiarazione dell’amico Pasqualino Migliaccio, autorevole esponente della maggioranza, nell’intervista rilasciata a Geppino Cuomo sempre su “Il Dispari” uscito oggi: “…onestamente non c’è molto da fare, se si eccettua la cura dei giardini e del territorio con la pulizia del paese… resta solo il problema del traffico…“. Cos’e pazz!

 

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Ischia Isolaverde società di capitali: primo, ottimo passo!

Il tanto agognato passaggio dell’Ischia da semplice ASD in società di capitali è senz’altro un momento estremamente positivo per il calcio di casa nostra. E’ altrettanto ovvio che la consistenza di questa società -su cui qualche perplessità, a partire dal capitale sociale attuale, è a dir poco legittima- la valuteremo nel corso del tempo. Una cosa è certa: la nuova Ischia oggi ha la possibilità di mettere alla prova tutti coloro i quali avevano intenzione di PARTECIPARE, attribuendo loro una voce in capitolo proporzionale  ai soldini che sborsano: proprio come succede nelle migliori aziende, zittendo tutti quelli che vogliono solo vedere lo spettacolo (e magari criticarlo oltre il dovuto) pagato… dagli altri. Parola d’ordine? PORTE APERTE A TUTTI, SOLDI IN BOCCA. Intanto, sembra proprio che quest’anno non assisteremo alle penose telenovelas di ogni anno e alle collette per pagare l’iscrizione al campionato. Evviva e… speriamo bene…

Quanto a Nicola Crisano, lasciamolo lavorare! Avrà pure un pizzico di spocchia, avrà anche tentato di farci credere la palla di Lucarelli (che tristezza quella telefonata a Teleischia…), poteva senz’altro evitare la battuta di “Ischia seconda squadra campana” (a dir poco prematura di questi tempi, specie alla luce delle due promozioni in B di Nocerina e Juve Stabia e della presenza di ben tre formazioni in LegaPro -se non ricordo male-); ma il futuro è degli ambiziosi e crederci, al momento, non costa nulla, proprio come sognare! Mi risulta che stia lavorando già con diversi club di A per richiedere qualche buon “under”. Un risultato difficile (se fossimo in LegaPro le grandi del calcio ce li farebbero piovere addosso…), ma almeno oggi c’è qualcuno che ci prova. Facimm’u fa! Se son rose, fioriranno: panta rei!

E consentitemi anche una chiosa politica: sul fatto che Giosi Ferrandino abbia poco chiare le idee su come amministrare bene Ischia non si discute: l’operato suo e dei suoi in Via Iasolino, sotto gli occhi di tutti, è un autentico disastro. Ma che con l’operazione-Crisano e la costituzione della s.r.l. abbia segnato un supergol in termini clientelari ed elettoralistici non c’è alcun’ombra di dubbio: almeno per ora, uno a zero per lui!

(photo: tgischia.it)

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Gigi Mollo assessore? Per Sandro, nulla di anormale

Un paio di giorni fa, Gaetano Di Meglio sul suo TgIschia.it riportava un’interessante intervista al collega consigliere comunale Sandro Iannotta, relativamente al possibile avvicinamento del suo gruppo alla maggioranza di Giosi Ferrandino, con tanto di Gigi Mollo assessore incoming. Su quest’ultimo punto in particolare, Sandro ha affermato: “Se anche l’eventualità fosse vera non ci trovo nulla di strano. Ti posso garantire che io non rinuncio al ruolo che ho ricevuto dal popolo, quello di controllo tra le fila dell’opposizione. Questo non vuol dire, però, che il gruppo “Progetto Ischia” deve sentirsi frenato dalla mia posizione (nonostante le affinità). Diciamo che nel gruppo ci sono personaggi più influenti di me…”

Da questo genere di dichiarazioni non riesco a non restare del tutto sconcertato. Il buon Sandro Iannotta, ritiene con tutta probabilità che di questi tempi c’è ancora chi crede al politichese puro. Quindi, eccolo pronto a propinarci una prospettiva politica del tutto originale e a cui, secondo lui, tutti noi dovremmo credere: nel suo gruppo, lui continua a restare espressione di minoranza, ma su un binario parallelo e indipendente dalla sua volontà ed appartenenza, un autorevole membro dello stesso gruppo potrebbe tranquillamente diventare assessore della Giunta cui Iannotta si “oppone” in Consiglio Comunale: meraviglia delle meraviglie.

Trovo (a meno che non mi sbagli di nuovo, proprio come accadde a suo tempo con Luca Montagna) che ci sono più probabilità di vedere Vendola candidato alle prossime politiche col PdL che non Gigi Mollo (mio amico e persona che non ha bisogno della politica per vivere e lavorare) in Giunta con Giosi Ferrandino. Certo è, però, che questo genere di “politica”, caro Sandro, mi dà il voltastomaco! Scusa la sincerità.

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