Ischia si allaga? E che ci frega! Noi abbiamo… i ciclamini di Giosi!
Un altro acquazzone da far paura e, come al solito, un altro allagamento generale, anche laddove il Comune (come nel caso di Via Iasolino – Riva Sinistra) ha terminato da poco lunghi e onerosi lavori pubblici che comprendevano, tra l’altro, l’incanalamento delle acque pluviali nella condotta fognaria. La foto pubblicata da Ciro “Caronte” Costa su Facebook non abbisogna di commenti!
Ma questo non è senz’altro un problema di Giosi Ferrandino e della sua maggioranza: il sindaco e i suoi sodali sono troppo impegnati a pensare ad altro. Ci sono i soliloqui televisivi (rigorosamente senza contraddittorio), i proclami, le lunghe ore trascorse fuori ai tavolini in Piazzetta, gli scontri interni ben sedati dall’ormai ben nota politica-Valium del primo cittadino; ma soprattutto… I CICLAMINI, l’unico, vero obiettivo costante di Giosi.
Ciclamini e piante in ogni dove! Non importa se rientrano nella nostra vegetazione floreale tipica, non importa se costano troppo, non importa se ci sarebbe di meglio da fare con quei soldi: le pozzanghere disseminate in ogni dove, le auto sommerse qua e là, il traffico che impazza, i turisti sbigottiti dinanzi ad un paesaggio apocalittico dopo poche ore di pioggia fitta e un’adeguata rete fognaria degna di un Paese civile possono continuare ad attendere: Giosi e la sua squadra di ipoattivi pseudo-amanti della buona amministrazione (?) hanno la coscienza a posto: loro hanno destinato i proventi della vendita di parte del Polifunzionale alla Provincia proprio per realizzare le fogne, fottendosene altamente delle risorse pur abbordabili (già ottenute in passato dall’Amministrazione Brandi) in Regione.
E non fa nulla se quei nove milioni di euro stanziati in bilancio non arriveranno mai perché il Polifunzionale non può essere venduto e, quindi, le fogne resteranno una chimera targata Giosi e compagni: la strada dell’inferno (e da quattro anni a questa parte, anche quelle del Comune di Ischia) è lastricata di buone intenzioni. E tanto basta! Vero, Giosi?
Leggi tuttoIl sito internet del Comune di Ischia è di tutti e va tutelato!
Non è affatto un attacco personale -checché ne possano dire e pensare i soliti maligni- ma solo un atto di tutela verso uno strumento di rete che è di tutti e, come tale, non può essere gestito con la leggerezza tipica degli incompetenti e degli opportunisti di palazzo.
Già in passato (e non certo con l’Amministrazione di cui facevo parte) il primo sito internet del Comune di Ischia fu oggetto di indagini da parte della Magistratura e di successivi contenziosi con gli autori/fornitori, a causa di insostenibili condizioni-capestro che successivamente, seppur non in carica all’epoca dei fatti, fummo costretti ad impugnare in sede giudiziaria per evitare un notevole danno alle casse e all’immagine dell’Ente.
Ecco perché ho dovuto presentare l’interrogazione che segue, nella speranza che una volta tanto vi sia una risposta chiara ai miei legittimi quesiti.
AL SINDACO DEL COMUNE DI ISCHIA
e p.c. Al Direttore Generale
Al Segretario Generale
Al Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: interrogazione
Nel visitare oggi il sito internet istituzionale del Comune di Ischia, ho notato l’inserimento di una window che offre la possibilità di accedere a tale WEB TV COMUNE ISCHIA.
Non avendo ritrovato atti ufficiali tra quelli pubblicati da codesto Ente che istituiscono/creano/pagano tale mezzo ufficiale di informazione, sono andato a cliccare sul link disponibile in testa alla window in questione. Con mia somma sorpresa, mi sono ritrovato all’interno di un sito privato coincidente con la url ischiacitynetwork.it (title: Ischia City Network Web Tv), denominato WEB TV COMUNE ISCHIA, riportante anche links ai Comuni di Casamicciola Terme e Barano d’Ischia, nonché alla testata on line ISCHIACITYNETWORK (a onor del vero, tutti e tre i link non allontanano il navigatore dalla stessa pagina iniziale) e, soprattutto, banner pubblicitari di testata riportanti in dissolvenza l’inserzione di imprenditori privati, quali MAJA Gioielli, BOTTIGLIERI Gioielli e il mensile ISCHIACITY.
Va ricordato che il sito ufficiale del Comune di Ischia fu realizzato GRATUITAMENTE nel 2002 dall’Istituto Europeo di Design di Roma, che su richiesta dell’Amministrazione Brandi e su progetto da me coordinato in quanto Assessore pro tempore al ramo, mise a disposizione dell’Ente un’intera squadra di allievi diplomandi, i quali furono guidati nella creazione di un prodotto web elastico, di facile consultazione, ricco nei contenuti e, soprattutto, strutturato in modo utile da guadagnare nel tempo una progressiva indicizzazione attraverso i principali motori di ricerca. Da tempo, il sito www.comuneischia.it, ancorché alterato incautamente in alcuni suoi aspetti strutturali ed estetici ed invero arricchito con la presenza dell’albo pretorio digitale, dello sportello telematico per l’edilizia e del SUAP, resta fisso tra le prime tre voci di ricerca gratuita ottenute con il semplice inserimento della super gettonata keyword ISCHIA.
E’ altrettanto noto che sui siti istituzionali -salvo diverse disposizioni ufficiali che lo prevedano e con una precisa finalità di destinazione dei proventi- è quanto meno inopportuno inserire banners pubblicitari e/o links a soggetti privati che abbiano finalità lucrative nelle proprie attività.
A tal punto, considerato che il dominio ischiacitynetwork.it risulta essere di proprietà della società “Officina Ischitana delle Arti Grafiche s.r.l.” ed avente come admin contact il signor Riccardo Sepe Visconti, chiedo nella mia qualità di consigliere comunale, di conoscere:
1) Quali atti ufficiali abbiano previsto e disposto alla data odierna l’inserimento di una window e di un link nella home page del sito ufficiale www.comuneischia.it utili a trasferire il navigatore verso il dominio ischiacitynetwork.it;
2) Se tali atti abbiano previsto la possibilità per il titolare del dominio di cui al punto (1) di utilizzare una denominazione che, allo stato in modo ingannevole, può indurre il navigatore a ritenere che la WEB TV COMUNE ISCHIA sia a tutti gli effetti un mezzo di comunicazione ufficiale dell’Ente.
3) Quali siano i vantaggi a favore dell’Ente derivanti dall’operazione di cui al precedente punto (1), anche per quanto attiene alla possibilità del titolare del dominio ischiacitynetwork.it di ottenere un incremento del relativo page rank (attuale p.r.: 2/10), dei contatti (e, quindi, dell’appetibilità del suo potenziale fatturato pubblicitario) grazie al link presente sul sito del Comune di Ischia (attuale page rank: 5/10).
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Egoismo isolano e Comune Unico in arrivo: cambiamo registro?
La risposta ottenuta questa mattina da alcuni sedicenti residenti in Via Michele Mazzella dalle colonne de IL GOLFO (della serie: viva il senso unico, checché tu ne dica e nonostante quanto possa accadere al Paese) mi ha lasciato relativamente stupito. E il perché è molto semplice: sono convinto da lunghissimo tempo che noi Ischitani siamo ancora ostaggio dei “cazzetti nostri”, incapaci di pensare per tutti e, soprattutto, per Ischia, per quell’interesse generale che può e deve rappresentare il cambio di passo di cui abbiamo indifferibilmente bisogno.
Per uno come me, ormai abbastanza esperto di politica locale, dopo aver partecipato sia alla maggioranza che alla minoranza consiliare del Comune capoluogo, l’attaccamento alla politica è ormai pari ad un sottile filo di lana, pronto a spezzarsi per molto meno di quanto, nel corso di questi anni, avrebbe già dovuto convincermi da tempo a dedicarmi ad attività più proficue di un hobby così costoso, in tutti i sensi. Ma che ci crediate o no, Peppe Brandi ha ragione quando dice che “il germe della politica” (quello che io chiamo più appropriatamente AMORE PER IL PAESE o SENSO CIVICO) ti spinge poi a sperare che una soluzione dovrà pur esserci; che non è possibile accettare supinamente le “stranezze” (mamma mia, quanto sono buono in vista della Pasqua) di Giosi Ferrandino, Luigi Boccanfuso e dei loro sodali, sino alla loro riconferma per l’altrui inerzia da qui ad un anno; che un risveglio delle coscienze che faccia mettere da parte orticelli, abitudini, egoismi, lotte intestine, antipatie e simpatie, prima o poi dovrà pur verificarsi, cambiando quell’approccio con la politica e, in particolar modo, con l’indirizzo del consenso elettorale da parte di tutti quanti noi.
Gli amici di Via Michele Mazzella lamentano lo stato della loro vivibilità a causa dell’inquinamento, elogiando l’ipotesi del senso unico sulla “loro” strada: un dato senz’altro inequivocabile e che merita rispetto e soluzioni. Ma essi sono ben lungi dal preoccuparsi di quanto potrebbe accadere nei pressi dello svincolo della Sopraelevata, in zona Macello, o tra San Michele e i Pilastri; e soprattutto, di cosa penserebbero i tantissimi turisti dell’inevitabile aggravarsi di questo gran casino che di urbano ha ormai fin troppo poco.
E la logica da scaricabarile di questi nostri concittadini, vuoi o non vuoi, in indubbia buona fede, è quella che accompagna i momenti salienti del nostro agire quotidiano, dove il “pensare globale”, il “pianificare”, lo “studiare”, il “risolvere per non tamponare in eterno” restano ancora chimere e non l’epitome delle azioni di competenza della pubblica amministrazione, indispensabile alla risalita cui in tanti -anche se prevalentemente a chiacchiere- troppo spesso aneliamo e che lascia il posto a una considerazione del politico quale schiavo del “vutariello” e quindi incline a sostenere le esigenze del singolo elettore in luogo di quelle del Paese.
A poco più di un mese dal referendum per il Comune Unico (a proposito, siete tutti convinti come me dell’irrinunciabile necessità di votare SI’?), mi piacerebbe che un pò tutti -o almeno i più giovani- cominciassero a sforzarsi a pensarla alquanto diversamente. Pensate che potremmo riuscirci, o torneremo tutti a fare solo il nostro mestiere, lasciando l’impegno nel sociale ai sempre più numerosi mestieranti?
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