Ecco perché faccio votare Isidoro!

I maligni di turno (unitamente a quegli invidiosi che per non si sa quale motivo credevano di aver diritto di chiedere e magari ottenere il mio appoggio) si stanno divertendo a diffondere frasi del tipo: “Davide Conte sostiene Isidoro Di Meglio altrimenti i Patanari gli tagliano i viveri!“, o ancora: “Come se a Isidoro Di Meglio servissero i voti di Davide Conte…“.

Bene! Premesso che non sarei tenuto a dare spiegazioni a nessuno, intendo utilizzare anche stavolta quel criterio di trasparenza che mi accompagna da sempre, sia nel pubblico che nel privato e che anima la mission di questo sito/blog da quando è in rete. Quindi, Vi esorto a leggermi con attenzione.

Conosco Isidoro Di Meglio dal 1982, cioé da quando, con un filantropico Guerino Cigliano, mettemmo su una squadra di calcetto (io ero solo un modestissimo “mister“) che vinse di tutto e di più e di cui lui era uno dei due portieri. I nostri genitori, Salvatore e Pippone, proprio come noi, erano e sono ottimi amici e, soprattutto, persone che conoscono bene i valori della correttezza e della riconoscenza. E già il rispetto di tali principi basterebbe a giustificare la mia scelta politica nei suoi confronti.

A questo, però, va aggiunto un plus fondamentale: Isidoro sarà anche un uomo dall’aspetto burbero; cavargli un sorriso è impresa pressoché titanica; la sua capacità relazionale non è esattamente il massimo della diplomazia e dell’affabilità. Ma una cosa è certa: Isidoro ha dimostrato di saper profondere il giusto impegno nei compiti che gli sono stati affidati. E soprattutto, è chiaro a tutti che non ha certo bisogno della politica per sentirsi realizzato o -peggio ancora- per campare, che di questi tempi è merce decisamente rara.

Mai dal 2006, anno in cui ho cominciato a collaborare fattivamente con il Gruppo Dimhotels, un solo membro della famiglia Di Meglio si è permesso di esercitare pressioni su di me nelle ben quattro corse al voto che ho comunque effettuato, laddove ho sostenuto candidati di mia unica scelta, in assoluta controtendenza e sempre diversi da quelli di Isidoro e famiglia. Del resto, non l’avrei consentito nè allora, né oggi!

La mia esortazione al voto disgiunto per Salvatore Mazzella Sindaco e Isidoro Di Meglio Consigliere, contrariamente alle solite esternazioni tutt’altro che condivisibili del vicesindaco uscente, rappresenta una scelta di assoluta coerenza, che suggerisco a tutti quei Concittadini/Elettori i quali, pur volendo dire basta alla politica scellerata di un sindaco tutto da dimenticare come Giosi Ferrandino, possano invece premiare l’impegno e la professionalità di Isidoro, che sono ben lungi da quei secondi fini che animano la discesa in campo di molti faccendieri prestati alla politica.

Questo è quanto!

p.s. colgo l’occasione per ringraziare dal profondo del cuore tutti quei Cittadini, amici o semplici conoscenti, che quotidianamente mi stanno attestando la loro stima e il loro apprezzamento per aver rispettato il mio impegno a non candidarmi più in lista. Sentirmi considerato diverso da certa “feccia politica” è il premio più ambito cui potessi aspirare.

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Io voto e faccio votare Salvatore Mazzella Sindaco d’Ischia!

E’ bene chiarirlo senza mezzi termini! La mia posizione al fianco di Salvatore Mazzella non è né un atto dovuto a un amico, né la scelta “contro” Giosi Ferrandino (che non mi ha mai convinto per partito preso) e men che meno una scelta di comodo, così come credono di averla fatta i miei cinque ex colleghi di minoranza, assurti alla corte del sindaco in carica, pensando di “vincere facile”.

Per quanto mi piacciano le imprese difficili, cinque anni di attento controllo all’operato di Giosi Ferrandino e i suoi sodali mi hanno convinto fortemente sulla totale inopportunità di rinnovargli il mandato per un ulteriore quinquennio.

E’ vero! L’alternativa si poteva e si doveva costruire in tempi e modi diversi. Ma il Paese non può più aspettare! Oggi l’alternativa è SALVATORE MAZZELLA e io, per quanto mi riguarda, pur essendo fuori dall’agone, la prendo al volo: lo voterò e lo farò votare!

In bocca al lupo, Totò!

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Ora i tifosi veri sostengano l’Ischia a spada tratta!

La sconfitta interna di domenica contro la Sarnese ha riportato un pò tutti con i piedi per terra: non esistono gli infallibili, non esistono i progetti perfetti, non esistono i profeti e, soprattutto, non esistono le certezze matematiche sul buon esito delle previsioni dei tantissimi guru del calcio, nostrani e non. E neppure la politica può fare grandi miracoli rispetto al piacere dell’imprevedibilità sportiva che, seppure in piccola percentuale, la “palla tonda” riesce ancora a comportare.

Adesso, però, chi ha un pò di sale in zucca, anziché inscenare spettacoli indecorosi come quelli di ieri al “Mazzella”, farebbe bene a rifugiarsi prima in un profondo mea culpa (sia per l’accaduto, sia per il cieco trionfalismo che dura ormai da mesi e che spingeva a condannare quali blasfemi e calcisticamente eretici tutti coloro i quali la pensavano diversamente) e, subito dopo, a tener presente che tre punti di distanza dalla vetta non hanno ancora compromesso la tanto agognata promozione in LegaPro.

Tutto ciò premesso, oggi i tifosi veri dell’Ischia Isolaverde, a mio avviso, hanno il dovere di continuare a credere nel progetto di questa società e, soprattutto, negli uomini che lo stanno portando avanti: gli stessi che hanno difeso a spada tratta e a tutti i costi fin quanto le “botte” andavano bene. Non si può condividere “a corrente alternata”: o dentro, o fuori. E questo vale per tutto e tutti! O forse qualcuno avrà il coraggio di ammettere di essersi sbagliato?

 

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