‘E signure d’agosto: tutto cambia!
Oggi, parlando con un amico, ascoltavo una sua riflessione sul “pubblico d’agosto” qui ad Ischia. Il suo “che schifezz ‘e ggent” è più che condivisibile, ma merita un approfondimento.
Quando ero piccino, ricordo che i grandi incassi del nostro turismo, quelli che ti cambiavano la vita, avvenivano proprio in luglio e agosto. Quest’ultimo mese in particolare, nel pieno rispetto dell’antico aforisma “chi p’aust nun s’è vestut, viern ‘nguoll c’è vvnut“, rappresentava la vera panacea contro gli oltre sei mesi da isolani-semi isolati.
Ma chi erano i protagonisti dei mega-proventi di tutti (bar, ristoranti, nights, taverne, negozi etc.)? Non avevamo certo personaggi del calibro di Carolina di Monaco o di Giorgio Armani (i quali, pur frequentando l’Isola, ben si guardavano dal frequentare le zone di alta ressa). Allora come oggi, erano ‘e signure a darci da vivere. E in quella definizione, era semplicissimo includere di tutto: tanto i posillipini e i vomeresi bene, tanto i contrabbandieri di sigarette, i pregiudicati, i cafoni arricchiti. Persone che in comune non avevano certo il look (voce bassa, dizione ed accenti esasperati, soft walking e puzza sotto il naso per i primi; catenoni e bracciali d’oro su petti e braccia villose, screaming a tutti i costi e rigorosa platealità per i secondi), ma senz’altro l’origine partenopea e i soldi da spendere. E soprattutto, li univa la voglia di far bella figura, concedendosi il meglio spendendo e spandendo sotto gli occhi di tutti, per la gioia di noi Ischitani.
Oggi la matrice dei nostri frequentatori agostani non è cambiata granché. Ma all’impronta cafonal, in un verso e nell’altro, è subentrata la scostumatezza e l’esasperazione di esponenti di nuove generazioni campane, pronti a calpestare, pur di inutilmente emulare, quei valori per i quali il più incallito dei loro predecessori in vacanza ad Ischia sarebbe stato pronto finanche a un regolamento di conti. Il delinquentuccio di quartiere ha preso il posto del boss, ma il suo atteggiamento è tanto inadeguato quanto rivoltante a trecentosessanta gradi, privo di quella discrezione e, soprattutto, quell’autorevolezza che, per chi osserva, va ben oltre il timore della ritorsione, qualunque essa sia.
Difficile immaginare una svolta, di questi tempi, laddove anche il rispetto del Codice della Strada sembra rappresentare una chimera. Un concetto ancor più difficile da digerire, se pensiamo che, con le dovute proporzioni, neppure dai nostri giovanissimi ischitani sembra che possiamo aspettarci granché di buono. Dove arriveremo? Intanto, ad agosto, questa è la vita ad Ischia!
(photo: imperatoreblog)
Leggi tuttoDiporto ad Ischia: una “continuità” evitabile
La nomina di Stani D’Orta a Presidente di Ischia Risorsa Mare potrebbe essere ineccepibile sul piano della competenza. Non altrettanto, di certo, su quello della trasparenza.
Che D’Orta sia dai tempi di Casamicciola una persona di fiducia di Giosi Ferrandino è cosa nota; e per quanto mi riguarda, guai a privare un Sindaco (qui la maiuscola è generica come il riferimento) della chance di circondarsi di chi possa garantirlo nel suo operato. Diverso è insistere nella sfacciataggine che sfida la pazienza di chi, dalla “cosa pubblica”, si aspetta legittima chiarezza in certe scelte.
D’Orta = Gruppo Luise: un collegamento che non farebbe una piega, se già il 16 agosto 2011 chi Vi scrive (e potete rileggerlo cliccando qui) faceva notare come una società di tale gruppo aveva messo le mani sulla banchina megayachts delle Antiche Terme Comunali, attraverso un contratto quanto meno discutibile di cui proprio il sindaco Ferrandino, tanto per usare un’espressione ricorrente nelle ultime due settimane, “non poteva non sapere“.
E come faceva notare proprio oggi IL DISPARI.IT (che ringraziamo per la foto) nella sua anteprima, non vorremmo che si trattasse del primo passo verso una sorta di ulteriore “privatizzazione” del core business di Ischia Risorsa Mare. Di tutto questo, ovviamente, non abbiamo ancora sentito neppure un commento da parte dell’intera, corposa, eterogenea maggioranza facente capo a Giosi Ferrandino. Sarà forse per colpa dei posti barca gratuiti “sgamati” di recente e di cui si vocifera tanto su Radio Banchina, di cui si starebbero occupando le Fiamme Gialle?
I dubbi restano. E le indagini? Chissà…
Leggi tuttoUn Paese sempre più alla deriva
Che sia finita un’epoca e naufragato un progetto, l’ho scritto da tempo e non ho certo bisogno di ripeterlo oggi, unendomi alla lunga coda di giustizialisti, qualunquisti e mediocri a cui non credo di appartenere. Parimenti, è chiaro a tutti che oggi i sistemi politici e giudiziari italiani escono sconfitti alla grande, non fosse altro che per il reciproco servilismo cui sono assoggettati.
Questo vorticoso accanimento giudiziario rischia seriamente di elevare Silvio Berlusconi allo stadio di autentico martire. E sebbene anche questa sia una condizione decisamente esagerata (perché di cazzate ne ha fatte sicuramente tante), il leader del centrodestra avrà ancora una volta, grazie ai tantissimi suoi avversari nei vari palazzi che contano, l’opportunità di dire la sua in un panorama politico che, non riuscendolo a sconfiggere sul piano elettorale, ritiene molto più comodo affidarsi ai suoi vari scivoloni per tentare di eliminarlo dalla scena tramite la Magistratura.
La verità, però, resta una sola: questo Paese è totalmente alla deriva. E per riportarlo sulla giusta rotta, credo che ormai non ci sia bussola o gps che tenga!
Leggi tutto