Adisu L’Orientale: un’ottima esperienza!
Circa venti giorni fa (lo scrivo solo ora per mera mancanza di tempo) ho rassegnato le mie dimissioni dalla vicepresidenza dell’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario “L’Orientale”, una realtà importante che tutela le attività e le esigenze degli studenti dell’omonima, rinomata Facoltà, del Conservatorio San Pietro a Majella, dell’Accademia delle Belle Arti e dell’Accademia della Moda di Napoli.
In circa un anno e mezzo di attività, insieme all’amico presidente Antonio Manfredi, ai Colleghi consiglieri (sia quelli rappresentanti il corpo docente e studentesco, sia quelli di nomina regionale), all’ottimo direttore amministrativo Umberto Accettullo e al nuovo collegio sindacale, siamo stati in grado di porre in essere iniziative importantissime, di cui alcune bloccate da anni nella classica inerzia che, spesso, insidia il “pubblico” e ne paralizza le attività.
Mi piace ricordare, tra quanto realizzato, lo snellimento della burocrazia interna all’Azienda, l’ottimizzazione dei rapporti con l’Ente Regione, il passaggio a una sede finalmente decorosa, facile da raggiungere, priva di barriere architettoniche e, cosa non da poco, più economica della precedente. E, ultimo solo cronologicamente, lo sblocco della situazione relativa alla residenza universitaria, che molto presto metterà finalmente a disposizione degli Studenti una struttura nuova, funzionale e all’avanguardia.
Le mie dimissioni rappresentano un atto dovuto, in base alla correttezza, coerenza e rispetto delle regole che mi hanno sempre contraddistinto e da cui alcune mie scelte di prospettiva, oggi come sempre, non potevano prescindere.
Ho già provveduto (e lo faccio nuovamente da questo mio blog) a ringraziare il Presidente della Giunta Regionale Caldoro e quello del Consiglio Regionale Romano della fiducia accordatami, che ritengo aver pienamente ricambiato con l’impegno che sono solito profondere in tutte le cose che faccio.
Leggi tuttoVolare è sempre più complicato
Nell’era della semplificazione per eccellenza, i trasporti (e quelli aerei in particolare, tanto per non ancorarci troppo -è il caso di dire- alla nostra Isola) diventano sempre più complicati.
Mi fa piacere, anche dal mio sito, proporVi l’ultimo 4WARD che ho pubblicato questa mattina su ILDISPARI.IT dal titolo “Volare, ohi ohi“: una simpatica parafrasi del titolo del celeberrimo brano di Domenico Modugno che la dice lunga sullo stato dell’arte delle compagnie aeree, Alitalia in particolare.
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Lettera aperta al sindaco d’Ischia
Caro Giosi,
continuo, per coerenza e con tanti buoni motivi, a rivolgerTi la minuscola nello scrivere la parola “sindaco”, anche se in questa sede eviterò di ribadirne le ragioni, peraltro ben note sia a Te, sia a chi mi legge abitualmente.
La Tua campagna elettorale, nella sostanza, è già cominciata da tempo; e con essa, la sequela inevitabile di comunicati stampa che tendono ad esaltare le Tue gesta (?) nell’ambito dell’amministrazione comunale di cui sei a capo e talvolta anche oltre.
Da cittadino, nell’augurarTi con la massima sincerità il mio “in bocca al lupo”, Ti sarei però grato se evitassi a tutti noi le solite prese per i fondelli pre-elettorali. Van bene le foto di ordinanza all’inutile passerella della Bit di Milano mentre promuovete il nulla facendo finta di dimenticare tutte le magagne irrisolte sul territorio, le notizie puntualmente veicolate dei grandi elettori d’oltre Campania Tuoi ospiti in hotel qui ad Ischia, finanche l’onnipresenza tra stadio, commedie (dentro e fuori dal Comune) e affini. Molto meno, credimi, le notizie come quella di circa tre settimane fa quando, in un comunicato stampa, hai fatto passare per finanziamenti già ottenuti una serie di progetti che, allo stato, non sono altro che semplici ipotesi cantierabili, poste all’attenzione della Regione Campania per ottenere fondi e che, per forza di cose, non potranno essere approvate perché, nella migliore delle ipotesi, Te ne toccherà una sola. Nulla di più, lo sai benissimo, magari adducendo la scusa che sono stato io, dopo averlo portato l’estate scorsa a spiegare alle sei amministrazioni isolane la natura di quei fondi tanto ambiti, a chiedere al mio amico Fulvio Martusciello di fartele bocciare.
Tra queste, i lavori alla Pineta Mirtina. La memoria corta di gran parte dei nostri Concittadini, insieme alla scarsa presenza “sul pezzo” della minoranza consiliare, in questo caso Ti ha salvato. Sì, perché un popolo e degli oppositori più attenti ai “fatti di tutti” e un po’ meno ai propri, Ti avrebbero giustamente puntato il dito contro; perché, anziché richiedere un altro milione e seicentomila euro per nuovi lavori in quello splendido polmone verde, avresti potuto lavorare nei Tuoi quasi sette anni consecutivi di mandato per conservare degnamente le opere eseguite a costo zero per l’Ente dall’Amministrazione Brandi. Mi riferisco al 2005, quando fu creata l’Arena Mirtina (settecento posti e un grande palco per eventi d’ogni genere senza arrecare disturbo ad alberghi ed abitazioni), rendendo fruibili per tutti e per la prima volta dall’esproprio enormi spazi verdi con tante aree aromaterapiche e ripristinando l’antica Fonte Mirtina, ideale per le cure idropiniche. Un lavoro splendido, eseguito alla perfezione con alcune delle tantissime scorte finanziarie reperite dalla nostra Amministrazione e che, come tanti altri, sei stato bravissimo a distruggere, lasciando versare per anni quelle opere in uno stato di totale abbandono, al pari del resto delle pinete comunali e tanto altro.
E poi, credimi, è patetico fare la corsa alla dichiarazione a tutti i costi per tentare di accaparrarTi meriti che non Ti appartengono: sappiamo tutti che non c’entri nulla con l’illuminazione della Sopraelevata, col ddl sulla gradualità delle demolizioni, con i lavori che stanno per ripartire all’ex Pretura di Ischia e con tanti altri argomenti su cui, per buona pace di Domenico De Siano, hai ingannevolmente tentato la captatio benevolentiae nei nostri confronti.
Sarebbe splendido se, con i fatti e non con le chiacchiere, riuscissi ad evitare altri miei interventi come questo, di qui al 25 maggio. Pur non votandoTi, in ogni caso Ti apprezzerei. E con me, forse, tanti altri Ischitani che sono stanchi del modo in cui hai fatto politica sino a questo momento, ma che pur di non vederTi più dalle nostre parti (politicamente parlando, s’intende), si tureranno il naso e Ti concederanno il loro consenso.
Cordialmente!
DAVIDE
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