Buon 2014 da Ischia!

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Un anno finisce e, come sempre, farà spazio al suo “successore”. I pensieri si rincorrono, le considerazioni estemporanee lasciano il posto ai consuntivi, si tracciano le linee guida di trecentosessantacinque giorni trascorsi all’insegna di ciò che è accaduto e ciò che, pur auspicandolo, non si è fatto vivo. Io, per quanto mi riguarda, ringrazio il Buon Dio di aver dato salute e serenità alla mia famiglia e spero che in tanti possano dire lo stesso.

Quest’anno, però, mi sono divertito a ricordare una serie di professionisti ischitani, autoctoni e d’adozione; eccellenze di quattro settori distinti che rendono lustro alla nostra Isola e, al tempo stesso, rappresentano un’autentica garanzia per chi vi si rivolge. E’ chiaro che dimenticherò senz’altro qualcuno, ma sarò felice di aggiornare l’elenco con i Vostri suggerimenti, tenendo conto del fatto che la menzione ha considerato essenzialmente mie esperienze personali e, a mio avviso, condivisibili. Ovviamente, l’ordine alfabetico è stato inevitabile!

Ecco, quindi, a chi intendo rivolgere un BUON 2014 “personalizzato”:

MEDICI  & C.:  Alfredo BallettaAntonio Barile, Carmine Barile, Giacomo Bellezza, Roberto Buonanno, Bruno Casaretti, Lucia Cigliano, Emilio Conte, Oreste Cuomo, Maria Rosaria Cuzzocrea, Antonio D’Ambra, Giovanni Del Franco, Giovanni Di Costanzo, Antonio Di Scala, Nicola Farese, Antonio Fimiani, Paolo Mattera Iacono, Mario Mariani, Alberto Marvaso, Maurizio Matarese, Pasquale Mennella, Antonio Molino, Giangiacomo Monti, Giovanni Pilato, Michele Rossena, Nello Sansone, Pasquale Scannapieco, Francesco Sirabella, Giuseppe Sirabella, Dario Sorbo, Giacomo Spera, Tonino Starace.

AVVOCATI: Gianpaolo Buono, Lia Calise, Primo Celebrin, Bruno Molinaro e il suo team, Pasquale Pacifico, Paolo Pannella.

PROGETTISTI: Paolo Ferrandino e il suo staff, Francesco Iacono, Sandro Petti, Vittorio Pilato, Mario Rispoli, Benito Trani.

COMMERCIALISTI & C.: Paolo Abbandonato, Giovan Giuseppe Iodice, Salvatore Mazzella, Pietro Monti, Roberto Monti, Angelo Patalano, Giovanni Tonon.

Per tutti, belli e brutti, buoni e cattivi, in ogni caso, Buon 2014 da Ischia!
DAVIDE

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E poi se la prendono con i Patanari…

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Quello pubblicato è l’estratto da una newsletter di un tour operator ischitano. Della serie “Facciamoci male“, ecco a Voi l’offerta di Capodanno tra le più basse di tutti i tempi. Centocinquanta euro per tre notti, pensione completa, cenone e programma incentive incluso.

Masticando turismo, comunicazione e revenue da un po’ di tempo, posso assicurarVi che neppure i “Patanari” (al secolo, il gruppo alberghiero Dimhotels), da sempre additati come i principali artefici del low cost made in Ischia, sono mai scesi a livelli del genere, specialmente se si tiene conto che, con tutta probabilità, i 150 euro di questo operatore comprendono anche la commissione per le agenzie (solitamente tra il 20 e il 25%).

Ovviamente, nessuno parla. Anche perché, a rigor di logica, qualcuno deve pur avere offerto delle camere a questo signore per consentirgli un lancio del genere…

La strada per la ripresa del nostro turismo, di questo passo, resta in netta salita.

 

 

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E se il tempo castigasse i personalismi?

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Angelino Alfano, parimenti a molti di quelli che lo circondano, non mi è particolarmente simpatico. Matteo Renzi è indiscutibilmente il principe dell’intraprendenza e dell’innovazione (almeno apparente) nella dialettica e nella proposizione politica. Entrambi, a dire il vero, sono accomunati da un gran senso di protagonismo e, se vogliamo, dalla necessità di emergere o -se preferite- galleggiare mantenendo un ruolo nel mare magnum della politica italiana.

La vita insegna che tutte le corde, troppo tirate, prima o poi si spezzano. Ieri sera, ascoltando le ultime notizie inerenti al possibile scisma nel PdL (di cui Alfano e gli altri “governativi” sono indubbi protagonisti) ed ai sondaggi in vista delle elezioni del nuovo segretario del PD, si è delineato davanti a me uno scenario immaginifico in cui il vice-premier siciliano e il sindaco fiorentino, seduti in terra l’uno accanto all’altro, si consolavano a vicenda: il primo, perché alla fine era la linea berlusconiana ad aver prevalso nel congresso nazionale, lasciandolo più isolato che mai sia dagli ex amici di centrodestra, sia dai volponi di centrosinistra con i quali compone l’attuale Governo; il secondo, perché sorprendentemente superato dall’outsider Cuperlo nella corsa alla leadership del PD.

Pensateci per un attimo: se questi due personaggi, il cui ego esasperato riesce a sopraffare ogni forma di moderazione, si ritrovassero povr e ‘ppazz dopo tanto casino, non potrebbe significare che qualcosa forse sta finalmente cambiando? O sarebbe solo l’ennesimo segnale che all’interno dei partiti nessuno ha intenzione concreta di abbattere gli obsoleti, tradizionali schemi di potere?

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