Strade: adesso il Comune di Ischia rischia molto più di prima!
Proprio oggi leggevo sul quotidiano IL GOLFO un articolo di Luigi Telese che condannava, tra le tante colpe dell’amministrazione di Giosi Ferrandino, lo stato pietoso delle nostre strade. Ebbene, la notizia che segue sembra rappresentare un’ulteriore tegola per le nostre casse comunali. Com’è noto, sono tantissime le cause per risarcimento danni di persone che hanno subito un trauma da caduta a causa dello scarso stato di manutenzione di marciapiedi e sedi stradali, o che hanno subito danni ai propri veicoli per lo stesso motivo. Da oggi, questa nuova sentenza della Cassazione sembra rappresentare un notevole punto a favore per la soccombenza del Comune in tali giudizi e, soprattutto, con la diretta responsabilità finanche dei dirigenti che hanno omesso di intervenire. Leggete un pò:
“I Comuni sono tassativamente obbligati a rimuovere buche, bolle o, in generale, tutte quelle insidie per strada che possono causare incidenti e cadute dolorose. Se i Comuni non si attivano, avverte la Cassazione, saranno chiamati a rispondere in sede penale per le lesioni causate ai cittadini.
Applicando questo principio, la quarta sezione penale ha convalidato una condanna per lesioni colpose nei confronti di Antonio O., dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Acqui Terme (Alessandria), colpevole per le lesioni causate ad una signora, Angela B., inciampata su una ‘bolla’ dell’asfalto.
In particolare, come ricostruisce la sentenza 13775, al dirigente comunale era stato contestato di avere omesso la necessaria manutenzione ordinaria del piano di calpestio del passaggio pedonale fra il marciapiede e l’attraversamento della carreggiata, in cui si era verificata la caduta della signora, cosi’ permettendo il permanere di una ‘bolla’ di materiale bituminoso rialzata rispetto al piano di camminamento e pericolosa in quanto difficilmente visibile e non segnalata, tale da provocare la caduta.
Da qui la condanna del dirigente comunale per lesioni colpose inflitta dal tribunale di Acqui Terme il 27 ottobre 2009. Inutile la difesa del dirigente comunale volta a dimostrare l’assenza di responsabilita’ “in considerazione della piena visibilita’ e non insidiosita’ del piccolo rilievo sull’asfalto”. Insomma, a detta del Comune, quella caduta era solo dovuta alla disattenzione del pedone.
Piazza Cavour ha respinto il ricorso della difesa di Antonio O. ed ha sottolineato che “il sindaco e il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune assumono la posizione di garanzia sulla base di una generale norma di diligenza che impone agli organi dell’amministrazione comunale, rappresentativi o tecnici che siano, di vigilare, nell’ambito delle rispettive competenze, per evitare ai cittadini situazioni di pericolo derivanti dalla non adeguata manutenzione e dal non adeguato controllo dello stato delle strade comunali”.
Ebbene come ragguaglia ancora la Suprema Corte, il principio e’ stato applicato legittimamente anche nel caso in questione, “essendosi verificato che lo stato della strada poteva determinare prevedibilmente eventi del genere”. Da qui la responsabilita’ del dirigente del Comune il cui “compito cautelare in quanto onerato della manutenzione e’ proprio quello di rimuovere quelle situazioni di irregolarita’ da cui e’ prevedibile possano sorgere problemi per la circolazione degli utenti”. La disattenzione, avverte ancora la Cassazione, se il Comune non si attiva per rimuovere le insidie non e’ che un “pretesto” di cui non tenere alcun conto.”
De Siano “sgancia” 200.000 euro: la Festa di Sant’Anna e Boccanfuso sono salvi!
Che Giosi Ferrandino sia fortunato lo abbiamo sempre detto; ma che la sua fortuna (e soprattutto, la sua capacità di “intessere rapporti”, diciamo così) debba rappresentare l’ancora di salvezza di alcuni dei suoi più discutibili uomini, onestamente fa un pò rabbia.
Grazie all’intervento di Domenico De Siano in Regione (con la solita longa manus di Lello Postiglione, uno che quell’evento ce l’ha veramente nel sangue), la Festa di Sant’Anna 2011 ha ottenuto un finanziamento di 200.000 euro dalla prima finanziaria dell’era Caldoro. Nella sua storia, accadde solo all’epoca in cui, con Peppe Brandi Sindaco e chi Vi scrive Assessore al Turismo, che l’evento più importante dell’Isola abbia ottenuto un finanziamento di tale portata, convincendo peraltro l’allora Assessore Regionale Teresa Armato ad impegnarsi pubblicamente nel corso della serata -rispettando poi l’impegno, va detto- ad inserire la nostra Festa tra i pochissimi “grandi eventi” della Campania.
Chi gongola di tutto ciò? Uno per tutti: Luigi Boccanfuso. Solo il 18 novembre scorso, infatti, l’assessore al turismo dai frequenti interventi a sproposito dichiarò che “la Festa di Sant’Anna è a rischio per mancanza fondi“, rilevando che il Comune da solo non poteva sostenere il budget da 220.000 euro necessario per la sua organizzazione. Adesso, non certo per merito di Boccanfuso, il problema è risolto e la fallimentare gestione del turismo al Comune di Ischia evita di inanellare l’ennesima figurella di questi ultimi quattro anni.
Un finanziamento che, insieme alla capacità di De Siano di guardare in questa occasione oltre gli steccati dell’appartenenza politica ragionando in maniera globale, salva la nostra amata Festa e, purtroppo, anche il tracollo definitivo del protagonista indiscusso di una gestione del turismo assolutamente fallimentare.
Leggi tuttoRispetto degli impegni? Non per questa maggioranza!
Ecco di seguito il mio articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano “Il Golfo” a pagina 13.