Trasporti marittimi: De Siano apre all’imprenditoria ischitana

Non sono tanto d’accordo sul fatto che il “privato” debba sopperire con le proprie forze alle mancanze del “pubblico”. Ma credo che l’apertura dell’altroieri mattina ad opera di Domenico De Siano, nell’ambito del convegno sui trasporti a Lacco Ameno, rappresenti un’occasione storica (e probabilmente l’unica) per contrastare finalmente in modo concreto lo strapotere dell’armamento privato nel Golfo di Napoli.

Domenico ha parlato della possibilità (già concordata con l’Assessore Vetrella) di affidare a nuove forze imprenditoriali il terzo pontile presente a Mergellina, della chance di partecipare alla privatizzazione della Caremar (il cui 49% otterrà anche la gestione della Compagnia) e, in altre parole, ha esortato le forze economiche dell’Isola ad uscire allo scoperto e dimostrare di saper fare impresa anche in modo differenziato.

Auspico quindi che tutti i principali imprenditori dell’Isola, dai Di Meglio ai Leonessa, dai Lombardi ai De Siano, a chiunque altro abbia volontà di partecipare a questo importante progetto in relazione alle proprie forze, muovano sin da ora i primi passi per dire basta allo strapotere dei soliti noti.

Che Vi piaccia o no, trasporti, ambiente e traffico sono i punti cardine della ripresa del nostro sistema turistico. Diamoci da fare!

 

 

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Povero Carmine: curnut (si fa per dire) e mazziat!

Ci ha fatto sognare per una decina di giorni; eravamo tutti pronti ad assistere al terzo dei membri della maggioranza Ferrandino (dopo Ciro Ferrandino e Giuseppe Di Meglio) che, con la giusta dose di coscienza e rispetto per il Paese e in barba ai voltagabbana e al cloroformio da sete clientelare, unisse a meno di un anno dalle elezioni il proprio coraggioso BASTA a un malvezzo politico e amministrativo di cui ne abbiamo tutti abbastanza.

Non osavo credere, conoscendolo politicamente, che fosse vera la voce che sin da due giorni prima del Consiglio del 7 luglio, desse per rientrata gioco forza la posizione più che critica di Carmine Bernardo sulla questione-Polifunzionale, della cui delibera di alienazione aveva chiesto per iscritto la revoca in autotutela e che non poche fibrillazioni aveva provocato nella sua coalizione d’origine. Alla fine, purtroppo, aveva ragione il mio amico Salvatore Mazzella: “Rientrerà buono buono al suo posto, senza particolari pretese“: e così è stato!

Giosi Ferrandino lo aveva detto dalle colonne del quotidiano Il Golfo: “Giovedì capiremo se Bernardo fa ancora parte di questa maggioranza.” E Carmine, probabilmente trovatosi solo tra l’aut aut del suo sindaco e la ferma volontà di Antonio Pinto e Rosanna Ambrosino di restare funzionali al disegno della maggioranza da qui alle elezioni 2012, ha dovuto inghiottire il rospo e rimangiarsi tutti i buoni propositi, che questa volta erano passati ufficialmente per il protocollo comunale, rimediando senz’altro una figura poco felice, proprio come quelli che “iettn pe’vattr e fuin vattùt“.

E ciò che più mi rattrista è il fatto che, conoscendo Giosi, non gli basterà certo averla spuntata solo per questa occasione: i sentimenti di insopportabilità nei confronti di Carmine sviscerati nella lettera al Commissario UDC Gino Di Meglio (pubblicata integralmente da IL DISPARI di giovedì scorso) forse non sfoceranno nella revoca assessorile al “corridore” Giuseppe Di Meglio, ma di certo non muteranno di una virgola e non risparmieranno Bernardo dalla sua totale emarginazione dalle scelte che contano (o preferite chiamarle “spartenze“) da qui alle elezioni della prossima primavera: della serie, “curnut e mazziat“!

Una cosa è certa: il problema al Polifunzionale resta e… non solo per gli studenti dell’Einstein!

 

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Loro, sempre loro, solo loro: ‘e Patanar!

Davide Conte parla così perché i “Patanari” sono suoi clienti? Pensate quello che Vi pare, ma la realtà dei fatti è esattamente quella del titolo: quando Ischia meriterebbe un’azione promozionale utile a combattere su larga scala l’impasse del mercato turistico, sono tutti latitanti.  E quando mai te l’aspetti, ecco Dimhotels!

E’ successo con l’emergenza rifiuti di due anni fa, quando tutti si arrovellavano a ragionare dei massimi sistemi e loro preferirono tre pagine destre battenti sui principali periodici (senza alcun contributo pubblico) con il mai dimenticato slogan “A Ischia abbiamo un’emergenza che dura da sempre: siamo sommersi dalla bellezza!“; è successo quando la campagna mediatica sull’inquinamento del mare lese non poco la stabilità del nostro turismo e loro si inventarono il “bollino mare pulito”, pubblicato su tutte le loro numerose pagine pubblicitarie. Succede anche oggi, quando gli spot da 30″ in programma dal 19 al 23 dicembre sulle reti Mediaset non serviranno solo a riempire le loro camere, ma a dare quella carica di vitalità alla nostra Isola di cui, di questi tempi, c’è senz’altro bisogno, facendo ancora una volta vivere di luce riflessa tutti i superpavidi amministratori e imprenditori di casa nostra i quali, pur avendone le possibilità, preferiscono vivacchiare sul solito immobilismo condito da frasi fatte che nulla di buono portano ad alcuno.

E allora, solo i soliti malpensanti possono pensare a questo post come a una sviolinata di parte. I fatti dicono che oltre le iniziative della Famiglia Di Meglio (che dal 2006 ad oggi ha avuto l’acume di invertire la tendenza di un incoming sempre più schiavo di agenzie, portali e tour operator) e alla campagna affissioni promossa in questi giorni a Napoli da Salvatore Federico ed un gruppo di lungimiranti imprenditori locali (tra cui, manco a dirlo, Dimhotels c’è), il resto del comparto, insieme al “pubblico” ed alle associazioni sempre più filogoverniste, dorme con la zizza in bocca.

(immagine da tgischia.it)

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