Quando i fessi salvano i furbi…
Per chi non l’avesse ancora letta, pubblico di seguito il testo integrale della lettera inviata ieri mattina dal Candidato Sindaco Salvatore Mazzella a Teleischia e all’Autorità Garante per le Telecomunicazioni, in merito alle reiterate violazioni della par condicio elettorale a favore di Ciro Bilardi e Michelangelo Messina, candidati di Giosi Ferrandino e in replica al comunicato farneticante più del solito emesso dall’emittente di Via Casciaro. Un documento, l’esposto del Comitato Elettorale di Salvatore Mazzella, che -è bene chiarirlo una volta e per tutte- ha un’origine tutt’altro che apocrifa, come confermato dallo stesso Mazzella nella sua lettera.
Teleischia, nel perfetto stile di chi usa mistificare la realtà a proprio uso e consumo, ha ben evitato -con la complicità dello stesso Salvatore Mazzella e di suo cognato Giuseppe Di Meglio- di pubblicare e diffondere (come invece ha fatto con le proprie elucubrazioni del giorno prima) la lettera di Mazzella, preoccupandosi invece di intascare la remissione bonaria dell’esposto da parte dello stesso Mazzella e “scansiandosi” in questo modo un inevitabile quanto durissimo provvedimento sanzionatorio dall’Autorità. La cronistoria del tutto è stata puntualmente rapportata da IL DISPARI – TGISCHIA (clicca qui per leggere l’articolo e unirti ai circa 1.400 che mentre scrivo, dalle 23.09 di ieri sera ad ora, lo hanno già fatto), compreso le ricevute dei fax spediti dallo Studio Mazzella.
Una cosa è certa: fin quando ad Ischia continueranno ad esserci i fessi come Salvatore Mazzella, Giuseppe Di Meglio, Carmine Bernardo e tutti gli altri convinti che le elezioni si vincano con il contributo di un mezzo d’informazione ormai obsoleto nella forma e nella sostanza, oltre che privo di ascolti sostanziali e di competenza finanche nella materia più attinente alle sue attività, i furbi di turno la faranno sempre franca e continueranno a sentirsi autorizzati a pensare di essere proprietari -e non concessionari- di un servizio di pubblica informazione che gode, peraltro, anche di ingenti provvidenze pubbliche, ma che gioco forza deve rispondere ai dettami di Legge e non ai capricci bisbetici della sua direzione.
Un piccolo post scriptum per i frequentatori abituali di Facebook: i maiali e i bovini puzzeranno anche, ma sono animali onesti che spesso pagano con la vita la propria utilità per il prossimo. Non si può dire lo stesso dei cornuti che vendono la propria moglie e la propria dignità per uno stipendiuccio o contributo pubblico, o degli imbroglioni plurimorosi ben noti a tutti, che hanno anche il fegato di riproporsi all’elettorato. Non parliamo poi degli sciacalli di turno che vivono sulle spalle di mammà e zizì e non hanno altro a cui aspirare se non al male del prossimo, chiunque egli sia! C’est la vie.
Ecco il testo della lettera di cui sopra:
Prendo spunto dal Vs. comunicato diffuso ieri sia nel notiziario TgSera che sul Vs. sito internet, per fornire a mio nome e della Coalizione che guido alcuni doverosi chiarimenti:
– Non vi è stata alcuna denuncia nei confronti di Teleischia da parte del mio Comitato Elettorale o Ufficio Stampa, bensì esclusivamente una segnalazione, doverosamente diretta all’Unità Par Condicio Elettorale presso l’AgCom (che legge per conoscenza).
– La segnalazione non è mai partita dalla lista ISCHIA NUOVA, bensì regolarmente ed unicamente a mezzo fax dalla sede dell’Ufficio Stampa del mio Comitato Elettorale, che sebbene abbia piena autonomia operativa, godeva del mio preventivo assenso rispetto a tale segnalazione.
– Da informazioni assunte direttamente e in via preventiva presso l’Autorità, il mio Ufficio Stampa ha ottenuto conferma del fatto che sia il candidato Ciro Bilardi nell’ambito di trasmissioni sportive (ancorché su argomenti relativi al suo ruolo professionale), sia il candidato Michelangelo Messina nell’ambito dei notiziari e del sito www.teleischia.it (cfr. notizia di venerdì 13/4 u.s. “MICHELANGELO MESSINA: ISCHIA, CINEMA E TELEVISIONE IN ARRIVO”) non avrebbero potuto presenziare in alcun modo in tali spazi. La normativa vigente, infatti, unitamente alla delibera dell’Autorità in vigore per l’attuale campagna elettorale, non consente alcuna deroga rispetto all’obbligo che i candidati possano, in una tv locale, rilasciare dichiarazioni esclusivamente negli spazi elettorali gratuiti o a pagamento appositamente predisposti dalle singole emittenti e identificabili con chiarezza dai telespettatori. Diverso e ben più permissivo trattamento è riservato loro sia dalla carta stampata, sia dalle tv nazionali, sia dai siti web delle tv locali (questi ultimi a patto che si limitino alla notizia scritta e non ripropongano contenuti audiovisivi non consentiti in campagna elettorale).
– Posso rassicurare la Direzione di Teleischia che nessuna “pugnalata” o scorrettezza alcuna è stata perpetrata a suo danno, ma solo una legittima azione di tutela verso taluni candidati di altri schieramenti, che approfittando della scarsa informazione in materia, potrebbero nuovamente e indebitamente giovarsi del Vostro mezzo televisivo, ottenendo visibilità non dovuta.
Tutto ciò premesso, e ringraziando della “pur sospesa” manifestazione di stima, intendo rinnovare i sensi della mia volontà di collaborazione in un rapporto la cui serenità, per quanto mi riguarda, non è mai stata compromessa in alcun modo. Al tempo stesso, ove mai fosse necessario e ben lungi da presunti quanto inutili “atti di coraggio” che a nessuno spetta suggerirmi, confermo la mia totale ed incondizionata fiducia sia al mio ufficio stampa, sia all’intero staff che mi coadiuva in questa esperienza con la massima lealtà, dedizione e professionalità. Auspico altresì che vogliate concedere pari visibilità a questo mio chiarimento, in modo da assicurare ai gentili Telespettatori la più totale trasparenza al riguardo.
Con i più cordiali saluti.
SALVATORE MAZZELLA
Candidato alla Carica di Sindaco d’Ischia
Io voto e faccio votare Salvatore Mazzella Sindaco d’Ischia!
E’ bene chiarirlo senza mezzi termini! La mia posizione al fianco di Salvatore Mazzella non è né un atto dovuto a un amico, né la scelta “contro” Giosi Ferrandino (che non mi ha mai convinto per partito preso) e men che meno una scelta di comodo, così come credono di averla fatta i miei cinque ex colleghi di minoranza, assurti alla corte del sindaco in carica, pensando di “vincere facile”.
Per quanto mi piacciano le imprese difficili, cinque anni di attento controllo all’operato di Giosi Ferrandino e i suoi sodali mi hanno convinto fortemente sulla totale inopportunità di rinnovargli il mandato per un ulteriore quinquennio.
E’ vero! L’alternativa si poteva e si doveva costruire in tempi e modi diversi. Ma il Paese non può più aspettare! Oggi l’alternativa è SALVATORE MAZZELLA e io, per quanto mi riguarda, pur essendo fuori dall’agone, la prendo al volo: lo voterò e lo farò votare!
In bocca al lupo, Totò!
Leggi tuttoSono stato di parola, non sono candidato!
Se la gente comune si allontana sempre più dalla politica è anche perché, tra i politici, la coerenza è un valore sempre più raro. Ecco perché ci sono momenti nella vita in cui, pur andando contro il proprio istinto, un uomo deve aver rispetto di sé stesso e del prossimo nel compiere scelte difficili ma che, alla lunga, ne rafforzano la credibilità e l’integrità.
Dopo le elezioni del 2007, che contro le nefaste previsioni dei soliti “tirachiodi” mi videro ancora una volta confermato a pienissimi voti in consiglio comunale, chiarii a tutti –pubblicamente e privatamente- che la mia esperienza politica locale, in futuro, avrebbe potuto vedermi presente solo ed esclusivamente quale candidato Sindaco, in un progetto che mi consentisse di scegliere accuratamente la “compagnia” e di attuare un programma realmente utile per Ischia. E aggiunsi che se non si fosse verificata tale condizione, non sarei stato della partita.
Oggi sono in tanti ad aprire la bocca per dar fiato ai denti, dilettandosi sul mio conto con conclusioni del tipo “E’ stato ricattato!” oppure “Aveva paura di non essere eletto!”. La verità è che, spesso, le amnesie (specie per un popolo sempre più distratto dagli aspetti importanti della politica, a vantaggio del pettegolezzo, della cattiveria spicciola e degli affari propri) sono il mezzo più comodo per avvalorare teorie prive di ogni fondamento e, ingratamente, fare di tutt’erba un fascio; un po’ come quando si dice “La politica è sporca e i politici sono tutti ladri!”: la gran signora delle frasi fatte.
Ma se la rara coerenza di cui in premessa, per certi versi, legittima certe conclusioni, non è neppure giusto essere considerati tutti allo stesso modo. Come dire, “simm tutt purtuàll”, per mutuare una famosa barzelletta. Il mio caso, per quanto raro, è il più semplice del mondo: lo avevo detto cinque anni fa e, come sono solito fare nella vita, nella massima coerenza, ho mantenuto la parola! Sì, avete letto bene, LA PAROLA, quella che condita dall’onore è ormai merce introvabile, ma che per me è il sale della vita. Una merce ormai fuori produzione in quei politici locali che aggrappati ai ruoli e ai piccoli privilegi di paese, senza i quali non godrebbero di uno status sociale ben definito (specialmente sul piano professionale), cominciano oggi i loro trenta giorni in cui si ripropongono per l’ennesima volta al giudizio degli Elettori; e nel caso di quei miei ex colleghi di minoranza, hanno letteralmente cancellato la propria identità e dignità politica in un’azione trasformistica che li ha visti saltare sul carro del potere temporale (non del vincitore, badate bene), assimilandosi indiscriminatamente a noti traditori e saltafossi pur di completare le liste. Una scelta, questa, che in un Paese con la P maiuscola dovrebbe punirli inesorabilmente, ma che a meno di clamorose sorprese (quanto sarei felice di sbagliarmi…) darà loro ragione ancora una volta.
Sia quindi chiaro: Davide Conte resta tra i grandi assenti di questa campagna elettorale per scelta di uomo libero e coerente, non certo per costrizione da parte di alcuno, nella piena consapevolezza che gli amici non si contano, ma in politica come nella vita possono sempre contare l’uno sull’altro e indipendentemente dai ruoli rivestiti. I miei amici e tutti coloro ai quali sono grato, dal ’98 ad oggi, di avermi onorato di poter essere “la loro voce”, politicamente parlando, sanno che per loro come per chiunque altro ne abbia bisogno, le mie porte resteranno più aperte di sempre, anche senza voto. In altre parole, sono ben felice di aver sempre interpretato la politica in modo diverso, nella piena consapevolezza di vivere d’altro e di poterne fare a meno in qualsiasi momento, specie qualora mi avesse chiesto di scendere a patti con il mio modo di essere e con i miei principi. E se per i “più” questa non è politica, beh…sono orgoglioso di essere sempre stato “un’altra cosa”.
Alla mia/nostra Ischia, che ritengo di aver servito per nove anni consecutivi con amore, dedizione, impegno e soprattutto onestà e a cui tocca l’indifferibile compito di uscire dal guado degli atavici problemi in materia di finanze, traffico, rifiuti, trasporti, ambiente e territorio, aggravati fortemente dagli irresponsabili vecchi e nuovi che hanno fatto finta di governare in questi ultimi cinque anni, auguro che il 7 maggio possa finalmente ottenere dal responso delle urne la guida giusta; ma al tempo stesso, auspico che quella guida, la nostra gente sappia conquistarsela in modo lucido, obiettivo e responsabile, dando al proprio consenso il peso e l’importanza che merita.
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