Le “palle” natalizie del sindaco

Ci saranno più “palle” sugli alberi natalizi del nostro Comune o nella letterina di fine anno che il sindaco d’Ischia, Giosi Ferrandino, ha inviato a tutti noi in queste ultime ore? Ci sarà ancora qualcuno che, dopo il “pastrocchio” politico recentemente siglato, pensa ancora che questo genere di cose si fanno “per il bene del Paese”? O forse l’ischitano medio starà finalmente aprendo gli occhi, mettendo per un attimo da parte il suo orticello?

Facciamo finta che, tutto va ben“, recitava un vecchio motivo della tv degli anni ’70. E visto che a Natale siamo tutti più buoni, limitiamoci a ricordare al nostro primo cittadino: “Giosi, cà nisciun è fess!

Auguroni di Buon Natale a tutti: belli, brutti e… ribaltonisti!

 

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Sfrattati dalle banchine Palazzo D’Ambra e Fraulese: altro che “colpa di Davide Conte”…

 

Negli ultimi giorni gli occupanti residenti dei posti barca alle banchine di Palazzo D’Ambra e Fraulese (che, ricordiamo, sono in concessione al Comune di Ischia per “pubblica utilità”) si sono visti recapitare l’ordine di liberare tale tratto di banchina dalle loro imbarcazioni. Quando qualcuno di loro ha chiesto spiegazioni su tale provvedimento, dal Comune pare gli sia stato risposto: “E’ colpa di Davide Conte e delle denunce che sta presentando!

Sono abituato alle denigrazioni gratuite e allo scaricabarile di Giosi Ferrandino e dei suoi scudieri, ma sono altrettanto abituato a smascherare le loro bugie in modo inequivocabile. Pertanto, lo farò anche stavolta, nel modo più breve e chiaro possibile!
Il Comune di Ischia paga alla Regione fior di quattrini per le due concessioni di Palazzo D’Ambra e Fraulese, ma dal 2008 ad oggi, pur avendo espletato un bando e stilato una graduatoria, non ha mai notificato agli aventi diritto l’assegnazione del posto barca e, di conseguenza, li ha lasciati nella consueta condizione di ABUSIVI. E, cosa ancor più grave, sino a questo momento ha continuato a pagare le concessioni alla Regione senza che quei due tratti di banchina, sempre pieni, abbiano fruttato un solo euro alle casse comunali.
Chi ha poca memoria, dovrebbe invece ricordare che nel faraonico programma di Giosi Ferrandino e la sua coalizione, nel 2007, c’era scritto: “RENDERE DISPONIBILI NEL PERIODO INVERNALE, POSTI BARCA PER I RESIDENTI FINO ALL’APERTURA DELLE CONCESSIONI DEGLI SPECCHI ACQUEI ESTERNI AL PORTO NEL PERIODO ESTIVO, RISOLVENDO DEFINITIVAMENTE I PROBLEMI DEGLI ORMEGGI PER LA NAUTICA DA DIPORTO LOCALE”. E’ questo uno dei tanti obiettivi falliti dall’amministrazione che per quattro anni ha illuso la nostra cittadinanza e impoverito il nostro Comune in tutto e per tutto.
Oggi, con tutta probabilità, l’amministrazione Ferrandino pensava di poter arrivare alla prossima campagna elettorale in modo indisturbato, lasciando che il danno alle casse comunali aumentasse e i diportisti di Palazzo D’Ambra e Fraulese vivacchiassero nella loro condizione di eterni abusivi, proprio a causa dell’incapacità di questa amministrazione di rispettare gli impegni presi con loro nel 2007.
Se dunque la mia azione di controllo sull’operato di Giosi Ferrandino e compagni, al pari di quanto sta succedendo per la banchina dei megayacht alle Terme Comunali e il parcheggio di Sant’Alessandro, servirà a mettere in luce l’operato contro legge di questi signori e, soprattutto, le tante prese in giro a danno di tutti i Cittadini di Ischia, ben venga sentirmi “colpevole” di aver svolto diligentemente il mio ruolo. Questo, naturalmente, non cancella le bugie e il fallimento della politica di Giosi Ferrandino e della sua amministrazione tutta da dimenticare.
Cari amici e concittadini, aprite gli occhi: “E’maccarune ienchiene a’panza“.
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Una class action per la Festa di Sant’Anna: io ci sto!

L’evento più importante dell’Isola ha subito quest’anno una notevole mortificazione sul piano organizzativo, a causa delle azioni del tutto sconclusionate da parte dell’amministrazione guidata da Giosi Ferrandino e Luigi Boccanfuso. Vi sono posizioni debitorie importanti e senza precedenti che risalgono all’edizione 2010 e che al momento sono state sensibilmente incrementate dall’edizione appena trascorsa; e a mio avviso c’è più di un semplice timore che la vita della Festa sia seriamente a rischio.

Penso che indipendentemente da chi, il prossimo anno, sarà preposto per conto del Comune a decidere in merito alle sorti dell’evento più importante dell’Isola, tutti i veri appassionati della Festa di Sant’Anna (Geppino Cuomo, Lello Postiglione, Giovanni D’Amico, Luca Mazzella, i Sorrentino, gli amici del Largo dei Naviganti, gli appassionati costruttori di Ischia e degli altri Comuni, gli Ischitani tutti e quanti altri con i quali mi scuso sin da ora di averli involontariamente omessi da questo breve elenco) dovrebbero cominciare sin da ora un ragionamento serio e professionale per dettare le regole in vista dell’ottantesima edizione della Festa, coinvolgendo appieno le associazioni, la Chiesa locale, qualche sponsor importante e soprattutto i giovani, che devono rappresentare il futuro della Festa di Sant’Anna.

Oggi, ciò che serve è una sorta di class action a tutela di un evento che supera i settant’anni di storia e che non può e non deve più dipendere esclusivamente dalla volontà politica. Chiunque a maggio sarà eletto al Comune, dinanzi a un programma serio e rispettoso di tutto e tutti, tradizione in primis, non potrà che prenderne atto. Diversamente, visti i tempi, temo che dal 2012 questo clima di assoluta improvvisazione dell’ultim’ora non basterà più.

(photo: Giorgio Di Iorio)

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